Ue/ Aiuti di Stato, Berlino vuole più tolleranza, Italia contro
Moavero: Soglia più alta favorirebbe paesi che possono spender e
Bruxelles, 19 feb. (TMNews) – Scontro fra i Ventisette sulle regole degli aiuti di Stato: Germania e Francia vorrebbero aumentare la soglia ‘de minimis’ che fa scattare l’applicazione delle norme Ue sotto la sorveglianza della Commissione europea, da 200.000 a 500.000 euro per impresa, com’era stato fatto temporaneamente per le banche nel pieno della crisi finanziaria internazionale del 2008-2009, ma l’Italia, insieme alla maggioranza degli altri Stati membri, si oppone.
Lo ha spiegato, durante una conferenza stampa oggi a Bruxelles a margine del Consiglio competitività dell’Ue, il ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi, secondo il quale l’ammorbidimento prospettato per le norme sugli aiuti di Stato “si tradurrebbe in questo momento in una distorsione delle pari condizioni di concorrenza sul mercato interno” fra “gli Stati membri (come la Germania, ndr) che hanno capacità di intervento pubblico e altri che non possono permetterselo, perché fortemente indebitati” o comunque sottoposti ai programmi di austerità voluti dall’Europa, che chiede loro “di non eccedere nella spesa pubblica nazionale”.
Della questione hanno parlato i ministri dei Ventisette durante il pranzo di lavoro del Consiglio, dopo un’introduzione da parte del commissario alla Concorrenza, Jaoquìn Almunia. Moavero, fra l’altro, ha ricordato che secondo un rapporto della Commissione sugli effetti dell’innalzamento temporaneo delle soglie ‘de minimis’ durante la crisi finanziaria, “la grande maggioranza degli aiuti è stata erogata in un solo Stato: la Germania”.