Tentata estorsione a Berlusconi/ 2 anni e 8 mesi a Lavitola
La sentenza emessa al termine del processo con rito abbreviato
Napoli, 4 mar. (TMNews) – L’ex direttore de l’Avanti Valter Lavitola è stato condannato alla pena di due anni e otto mesi di reclusione per l’accusa di tentata estorsione ai danni di Silvio Berlusconi. La sentenza è stata emessa dal giudice Francesco Cananzi del tribunale di Napoli al termine del processo con rito abbreviato. Per Lavitola, che è assistito dall’avvocato Gaetano Balice, la pubblica accusa aveva chiesto, in sede di requisitoria, una condanna a quattro anni di reclusione.
E’ stato invece assolto l’imprenditore italo-argentino Carmelo Pintabona, amico di Lavitola e imputato assieme all’ex direttore dell’Avanti per concorso nella tentata estorsione ai danni di Berlusconi. Pintabona, che è difeso dagli avvocati Mario Papa e Alfredo Serra, esce dal processo senza condanne. Per lui i pm titolari dell’inchiesta avevano chiesto un anno e sette mesi di reclusione.
Nel corso delle indagini nel pc in uso a Pintabona, gli inquirenti sequestrarono una lettera, scritta da Lavitola durante il periodo della sua latitanza all’estero e indirizzata ma mai recapitata al Cavaliere, in cui l’ex giornalista elencava e rinfacciava presunti favori ricevuti dall’ex premier.