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Governo/ Grillo riunisce eletti, spiragli M5S per uno tecnico
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Governo/ Grillo riunisce eletti, spiragli M5S per uno tecnico

Governo/ Grillo riunisce eletti, spiragli M5S per uno tecnico
Prima assemblea a porte chiuse a Roma. Già scelti i capigruppo


Roma, 5 mar. (TMNews)
– Il Movimento 5 Stelle non ha cambiato
idea: non darà la fiducia a un governo espressione dei partiti,
Pierluigi Bersani se ne faccia una ragione. La creatura di Beppe
Grillo, invece, è pronta ad ‘andare a vedere’ le carte di un
esecutivo guidato da un tecnico che Giorgio Napolitano vorrà
incaricare. Fresco di elezione a capogruppo del Senato, è Vito
Crimi a spiegare il concetto, prima in diretta streaming davanti
all’assemblea dei parlamentari riunita con il comico genovese e
Gianroberto Casaleggio all’Hotel Universo di Roma, poi in una
conferenza stampa con la sua omologa alla Camera Roberta
Lombardi. Entrambi eletti per un incarico che – stabilisce
il codice grillino – dura solo tre mesi.

“Vediamolo prima vediamolo – sono le parole di Crimi, 41 anni,
sposato e un figlio, originario di Palermo, assistente
giudiziario alla corte d’appello di Brescia – non sta a noi
individuare il governo. Qualunque scelta che sarà fatta da
Napolitano la valuteremo perché qualunque governo deve dire con
quale programma proporsi e noi lo valuteremo”. Ovviamente il
governo perfetto, aggiunge Lombardi, romana, laureata in
Giurisprudenza, sarebbe “un governo a 5 stelle”. Ma quest’ultima
– i grillini lo sanno benissimo – è solo una provocazione. Un
nome per guidare un eventuale esecutivo tecnico lo fa Claudio
Messora, blogger cui spesso il sito di Grillo affida i suoi post:
“Il tentativo di Bersani è già morto in partenza – ribadisce
Messora alla Zanzara su Radio24 – mentre un altro nome potrebbe
essere quello di Rodotà, una persona stimata. Grillo potrebbe
appoggiare un governo fatto da persone neutre che non hanno fatto
danni in passato”.

Non molto altro emerge dalla prima riunione di ieri a Roma degli eletti con il ‘capo’ che, colpito da un lutto in famiglia, se ne va dopo soltanto un’ora concedendo alle migliaia di internauti collegati allo streaming della web tv ‘La Cosa’ solo poche parole: “Siamo tutti compatti e tutti d’accordo per andare sulla nostra strada”.
Quindi ha avvertito: “Saremo assaliti, sono assatanati di qualsiasi cosa…non riescono a capire che vogliamo mandare avanti un progetto come quello del reddito di cittadinanza. Qui c’è un’atmosfera bella, con persone competenti e valide”. Il comico annuncia anche i nomi dei capigruppo “eletti per alzata di mano” a maggioranza in presenza di più candidature (cinque per il Senato e dieci per la Camera). Un’elezione che avviene però a porte chiuse: la diretta streaming infatti parte oltre mezz’ora dopo l’avvio della riunione, oltre mezz’ora che il comico genovese rendiconta così: “Abbiamo parlato di un sacco di cose”.

Tutta online invece la presentazione per nome e cognome dei singoli eletti che riassumono in un lampo il loro curriculum. E online anche la discussione, gestita da Crimi e Lombardi, sugli aspetti organizzativi: si parla di quando arrivare a Roma, dell’alloggio, dei portaborse. Lombardi chiede di “evitare parenti, mogli, mariti, amanti…” ma molti le fanno notare che il collaboratore parlamentare deve essere di fiducia quindi perché mettere preclusioni? “Decideremo insieme” anche questo, calma gli animi Crimi. L’occasione sarà la prossima riunione degli eletti convocata per domenica prossima 10 marzo, in quella sede si individueranno anche i componenti delle varie commissioni parlamentari.

Di fiducia al governo o di alleanze, come già osservato nella prima riunione di ieri, i parlamentari non discutono. Per lo meno non ancora. La linea è quella di Grillo, oggi ribadita dal presidente dei senatori Crimi cui spetta, insieme alla Lombardi e al leader, andare alle consultazioni che Napolitano aprirà per incaricare un nuovo premier. Ma tra i vertici 5 stelle non manca il timore che qualcuno tradisca. Secondo alcune indiscrezioni raccolte all’hotel Universo, Grillo avrebbe indicato nel 15% dei parlamentari grillini la percentuale di possibili defezioni in una riunione ristretta solo ad alcuni eletti che si sarebbe svolta prima dell’assemblea. In conferenza stampa Crimi spiega che “non esiste in base alla Costituzione un vincolo di mandato: è una prerogativa per tutelare la libertà dei parlamentari, ma è un fatto che non esista nemmeno una norma per tutelare gli elettori che votano in base a un programma”. Insomma la critica all’articolo 67 della Carta fatta da Grillo è ribadita. Anche da Lombardi: “Come spesso accade uno strumento che nasce per tutelare la libertà, come è accaduto per i rimborsi elettorali che dovevano garantire la possibilità di fare politica anche a forze minoritarie, poi diventa strumenti perversi”.

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