Usa/ Uomini violenti e armati, grazie alla lobby delle armi
Nyt: ordini di protezione per le donne non servono a disarmarli
New York, 18 mar. (TMNews) – A un uomo che negli Stati Uniti minacci l’ex moglie può essere vietato di avvicinarsi alla sua casa, e possono essere imposte numerose altre restrizioni. Non quella, però, di consegnare le sue armi, a meno che non viva in uno dei pochi Stati che lo prevedono. E questo, naturalmente, per effetto dell’influenza delle lobby delle armi, la National Rifle Association. Di questo tema si occupa, in maniera approfondita, il New York Times.
Il quotidiano parte dal racconto di una signora, che ha rischiato di essere uccisa dall’ex marito, per mostrare l’incongruenza della legge, che da una parte riconosce la pericolosità di un uomo, e dall’altra gli consente di essere armato. La lotta tra il diritto di possedere armi e il bisogno di difendere la vita delle donne minacciate, sostenuto da molte associazioni, sembra concludersi sempre a favore del primo.
Eppure le statistiche sono chiare: quasi la metà delle donne uccise, ogni anno, è ammazzata da un ex partner, e in più del 50% dei casi l’omicidio è commesso con armi da fuoco. E a poco servono gli ordini di protezione, ottenuti in molti casi, se non disarmano i violenti.