M5s/Il senatore Mastrangeli:Previo ok da rete voterei la fiducia
Grillo libero esprimere sue opinioni ma decidono nostri elettori
Roma, 19 mar. (TMNews) – “Se in un momento così difficile per il Paese la maggioranza degli iscritti si dichiarasse favorevole a votare la fiducia a un governo, mi adeguerei a questa volontà”. O meglio, “voterei la fiducia a un governo se dalla base elletorale dovesse emergere un cambiamento rispetto allla norma del codice di comportamento degli eletti che dice no ad alleanze con altri partiti ” e in forza della quale “molti cittadini ci hanno scelto”. Lo ha affermato il senatore M5S Marino Mastrangeli, in un’intervista ad Avvenire, rispetto a un nuovo Governo il cui programma accolga le proposte grilline.
Il giudizio degli elettori “è sovrano” e conta più delle regole interne al movimento, ha spiegato. “Beppe ha affermato- è libero di esprimere le sue opinioni come qualunque cittadino. Poi però comandano gli elettori. Mica siamo nell`Unione Sovietica”.Mastrangeli, uno dei senatori ad aver votato Grasso ha raccontato nuovi particolari su quella giornata. “Sulla contrarietà alla rielezione di Schifani c`è stata l`unanimità di tutti i 54 senatori. Poi, nella riunione prima della quarta votazione, sono emerse posizioni diverse. Il risultato è stato: 21 sì a un voto secondo libertà di coscienza, 28 contrari e 5 astenuti. Io ho votato Pietro Grasso. Perché, da ex poliziotto che ha effettuato blitz alle 3 di notte per arrestare esponenti della `ndrangheta, ho sentito il dovere morale di fare una scelta del genere. Dobbiamo uscire dalla logica della rivalità tra tifoserie e valutare le persone senza dare sfiducie preventive. Il nuovo presidente del Senato non è un esponente del Pd, ma un uomo che per trent`anni ha contrastato la criminalità organizzata”.
Quanto alla minacciata espulsione dal MoVimento, “a Grillo – ha affermato Mastrangeli.- dico una cosa: mi sono attenuto al comunicato politico numero 45 pubblicato sul suo blog l`11 agosto 2011, in cui venne stabilito che ogni futuro parlamentare si sarebbe impegnato a rispondere – cito testualmente – ‘al programma del M5S e alla propria coscienza’. Dato che l`elezione del presidente del Senato non rientra nei 20 punti del programma, ho seguito la mia coscienza”.
Infine la candidatura Cinque stelle per il Quirinale. “Verrà proposta – ha riferito- una rosa di nomi agli iscritti, che tramite la rete sceglieranno il loro candidato. E noi in Parlamento ci uniformeremo alla decisione presa dalla maggioranza. Poi, con il nuovo portale, tale criterio verrà adottato per ogni provvedimento e così si realizzerà fino in fondo la democrazia”.