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Cipro/ Barroso a Mosca, colloqui con Putin e Medvedev
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Cipro/ Barroso a Mosca, colloqui con Putin e Medvedev

Cipro/ Barroso a Mosca, colloqui con Putin e Medvedev
Incontro fissato da tempo ma ora focus va su emergenza cipriota


Mosca, 21 mar. (TMNews)
– Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso è oggi e domani a Mosca per incontri con i vertici russi. Un appuntamento fissato da tempo per passare in rassegna i principali dossier bilaterali, non senza spine, ma che ora sarà inevitabilmente dominato dall’emergenza Cipro. Barroso è arrivato già ieri sera nella capitale russa, dove ieri il ministro cipriota delle Finanze, Michalis Sarris, ha tentato di trovare un accordo sulla ristrutturazione del credito da 2,5 miliardi accordato dalla Russia nel 2011, per ora senza risultati. Il Cremlino è irritato e preoccupato non solo per la sorte dei molti correntisti e delle società russe basate a Cipro. Ma anche perchè sabato scorso, quando è stato deciso di proporre una tassa del 9,9% sui depositi bancari oltre i 100.000 euro, Mosca non è stata avvertita, malgrado l’Ue da tempo non nasconda di contare su qualche tipo di partecipazione russa al salvataggio di Cipro.

Barroso, in base ai piani iniziali, avrebbe dovuto incontrare – dopo gli ambasciatori dei Paesi membri dell’Ue – il premier Dmitri Medvedev. Poi è stato aggiunto un colloquio con il presidente Vladimir Putin, in agenda in serata. Sia il capo del governo che quello del Cremlino sono stati chiari sul progetto di prelievo forzoso dai conti ciprioti: “è ingiusto e pericoloso”, ha detto Putin, “decisione controversa e assomiglia a una confisca di fondi stranieri”, ha aggiunto Medvedev. Il capo del governo russo è tornato ieri sulla questione, dichiarando che finora sulla crisi cipriota Bruxelles e Nicosia hanno commesso “tutti gli errori possibili”, ma dicendo di sperare ancora “in una soluzione molto equilibrata che aiuti Cipro e non danneggi le nostre relazioni con la Ue”.

La Russia è chiaramente interessata a non lasciare affondare Cipro e le sue banche, ma vorrebbe una controparte concreta per concedere ulteriori aiuti. In particolare, in questi giorni sono emerse indiscrezioni sugli interessi del colosso russo Gazprom, che avrebbe offerto alle autorità cipriote aiuti in cambio di licenze estrattive nella zona economica esclusiva di Cipro.
Nicosia avrebbe rifiutato, preferendo un prestito sotto egida Ue. Questo, prima che la situazione precipitasse e che il parlamento cipriota bocciasse il piano di salvataggio concepito da Ue e Fmi.

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