Fisco/ Cgia: Per Pmi arriva stangata d’estate fino a 25.700 euro
Tra versamenti Inps, Tares, Imu e tassa camera commercio
Roma, 23 mar. (TMNews) – A giugno e luglio i lavoratori autonomi e i piccoli imprenditori saranno costretti ad affrontare un vero e proprio ‘stress test’ fiscale-contributivo. Le scadenze saranno numerosissime e riguarderanno i versamenti Inps, la tassa annuale di iscrizione alla camera di commercio, il pagamento della prima rata dell`Imu e della Tares, oltre all`autoliquidazione Irpef, che prevede il saldo 2012 e l`acconto 2013. Peseranno sulle tasche di questi contribuenti fino a 25.700 euro circa. Le simulazioni sono state realizzate dall`ufficio studi della Cgia di Mestre che ha preso in esame quattro diverse tipologie aziendali.
Ecco i risultati: un commerciante pagherà tra i 4.452 e i 4.676 euro; un artigiano tra i 6.948 e i 7.206 euro; una società di persone con 2 soci e 4 dipendenti tra i 17.733 e i 18.409 euro; una società di capitali con 2 soci e 10 dipendenti tra i 25.401 e i 25.737 euro.
In queste quattro elaborazioni la Cgia ha calcolato i possibili esborsi che i titolari di queste aziende dovranno farsi carico, considerando due scenari. Nel primo sono state utilizzate le aliquote medie dell`Imu e delle addizionali Irpef, nonchè la maggiorazione della Tares pari a 0,3 euro al metro quadrato. Nel secondo, invece, si è immaginato uno scenario più pessimistico rispetto al precedente, ipotizzando che le Regioni e gli enti locali elevino sino al valore massimo consentito le aliquote dei tributi interessati da questa scadenza e che la maggiorazione della Tares si attesti a 0,4 euro al metro quadrato.