Crisi marò/ Nuova Delhi: Nessun accordo con Roma per il rientro
Khurshid: Per il loro caso non è prevista la pena di morte
Roma, 23 mar. (TMNews) – Il ministro degli Esteri indiano Salman Khurshid ha detto che non è stato siglato alcun “accordo” con l’Italia per il rientro dei due marò in India, avvenuto ieri, dopo che la scorsa settimana il governo italiano aveva annunciato che i due soldati, accusati dell’uccisione di due pescatori indiani in una missione antipirateria, sarebbero rimasti in Italia, dove erano tornati con un permesso concesso dalle autorità di Nuova Delhi.
Riferendo al Parlamento indiano sulla vicenda, al centro di un contenzioso diplomatico che va avanti ormai da più di un anno, Khurshid ha detto che il governo di Nuova Delhi ha comunque “chiarito” alle autorità italiane che sulla base della “consolidata giurisprudenza indiana” è escluso che i due marò potranno essere condannati a morte: “Questo caso – ha dichiarato – non rientra nella categoria delle questioni che richiedono la pena di morte, che è un caso molto raro. Pertanto non ci devono essere preoccupazioni in merito”.
Come riportano i media indiani, Khurshid ha poi detto ai giornalisti che non è stato siglato alcun “accordo” per il rientro dei due soldati: “Non ci sono stati accordi da nessuna parte, né a Ginevra, né a Colombo, né a Roma”.