Euro/ Amato: Se continua così salta tutto, non arriviamo al 2020
Durante presentazione suo libro al Parlamento europeo
Bruxelles, 26 mar. (TMNews) – L’Eurozona rischia di non arrivare al 2020, se non si riparerà l’errore del 1992 di aver concepito l’euro sul binario unico dell’unione monetaria senza l’unione economica, e se non ritornerà al metodo comunitario nella sua ‘governance’, con la Commissione europea che riprende la sua centralità nel sistema decisionale, con l’elezione del suo presidente da parte dell’Europarlamento. Lo ha detto l’ex premier Giuliano Amato ieri sera al Parlamento europeo a Bruxelles, durante la presentazione del libro ‘Prove di Europa unita – Le istituzioni europee di fronte alla crisi’, scritto insieme all’eurodeputato del Pd Roberto Gualtieri.
Amato ha anche propugnato la fusione delle due figure del capo dell’Esecutivo Ue e del presidente del Consiglio europeo, così da “togliere la Commissione dall’angolino in cui si trova oggi, nella funzione di segretariato del Consiglio”. E ha poi fortemente criticato il fatto che l’Eurozona, rafforzando sempre di più quell’originario binario unico, abbia continuato a fare solo politiche di rigore di bilancio, senza alcuna politica di crescita anticiclica, fino all’assurdo per cui “abbiamo oggi tre livelli di governo, europeo, nazionale e locale, e tutti e tre fanno solo politiche di austerità: non ha senso, mi ricorda la canzone ‘via dei matti numero zero'”, ha detto l’ex premier.
Non ha senso nemmeno, ha detto ancora Amato, “immobilizzare 500 miliardi di euro, una cifra mai vista, nel Fondo salva-Stati, per fare quello che potrebbe fare la Bce: usiamoli invece per fare politiche anticicliche”. E se per l’economista tedesco Daniel Gros, che partecipava al dibattito, la governance attuale dell’Eurozona “non è una governance comune, ma una dittatura dei paesi creditori”, per Amato si è passati “da un sistema che doveva essere ‘rule based’ a un sistema ‘power based’, che sta facendo crescere l’ostilitià reciporca invece della fiducia, così muore una comunità”.
“Se continua così salta tutto”, ha concluso Amato, sottolineando che “la moneta unica non può reggere se basta una scossa a Cipro per provocare un terremoto nell’Eurozona di magnitudo 6,5 sulla scala Richter”.