Governo/ M5s apre e chiude su ipotesi altro nome dopo Bersani
Crimi:Frase “estrapolata” ma “pronti” se consultazioni riprendono
Roma, 27 mar. (TMNews) – Una frase “estrapolata”, secondo la successiva precisazione del capogruppo 5 stelle al Senato Vito Crimi, è sembrata la svolta politica della giornata. “Se Napolitano fa un altro nome è tutta un’altra storia” è sembrata una indicazione politica piuttosto chiara da parte di Crimi, che però poi ha puntualizzato di voler dire che “si deve
intendere nel senso di ‘tutto un altro percorso istituzionale'”. Insomma, non c’è una pregiudiziale Bersani per i parlamentari del movimento di Beppe Grillo e non basta rimuovere il segretario del Pd dalla posizione di presidente del Consiglio incaricato per aprire una trattativa per il Governo.
In mattinata, nel faccia a faccia in diretta streaming con Bersani, Crimi insieme alla sua omologa della Camera Roberta Lombardi ha ribadito che “la fiducia in bianco è un atto molto forte” e ha aggiunto: “Non ci fidiamo”. Ai cronisti hanno poi chiarito che i parlamentari M5S non si presteranno nemmeno a degli escamotage come l’uscita dall’aula del Senato per consentire la nascita di un Governo di minoranza e sono pronti solo a sostenere “singoli provvedimenti”.
Per chiarire che sulla questione del Governo non c’è da attendersi sbandamenti come sulla votazione per il presidente del Senato, lo stesso Beppe Grillo si è incaricato di sferrare un nuovo attacco alle altre forze politiche, paragonandole a “vecchi puttanieri che si sono giocati ogni possibile lascito testamentario indebitando gli eredi” ma senza volersene assumere la responsabilità. “Padri puttanieri” li ha definiti il comico genovese, “che chiagnono e fottono”, ha spiegato chiamandoli per nome: “Sono i Bersani, i D’Alema, i Berlusconi, i Cicchitto, i Monti che ci prendono allegramente per il culo ogni giorno con i loro appelli quotidiani per la governabilità”.
E allora quella frase “estrapolata” secondo Crimi? Il capogruppo M5S al Senato ha minimizzato, riportandola alla già nota linea del ‘Governo 5 stelle’: “Se Napolitano – ha sostenuto – non dovesse assegnare a Bersani l’incarico di formare un nuovo Governo, il percorso delle consultazioni riprenderebbe il suo iter, nel quale – come già puntualizzato – il Movimento Cinque Stelle si assumerà la sua responsabilità politica, proponendosi direttamente per l’incarico di formare una squadra composta da nominativi nuovi, in grado di avere il sostegno della maggioranza e dunque la possibilità e l’onore di proporsi per la guida del Paese”.