Casa/ Cgil: spesa insostenibile per oltre 3 milioni di famiglie
Nei prossimi 3 anni rischiano l’abitazione per i troppi costi
Roma, 30 mar. (TMNews) – Spese, bollette, tasse, mutuo o affitto. La combinazione di queste voci rende il costo del semplice abitare assolutamente insostenibile e causa preponderante dello scivolamento di gran parte delle famiglie italiane verso la povertà. Un rapporto della Cgil, dal titolo ‘Costi dell’abitare, emergenza abitativa e numeri del disagio, rileva come la spesa che incide maggiormente nelle famiglie italiane è quella per la casa: in media è infatti pari al 31,2%, ma supera il 40% per oltre tre milioni di famiglie.
Secondo l’analisi del sindacato, le spese mensili per il mantenimento di un appartamento in proprietà e in affitto, ammontano oggi, in media, rispettivamente a 1.150 euro nel primo caso e 1.515 nel secondo. “Cifre lievitate negli anni anche a seguito dei continui aumenti delle tariffe (luce, riscaldamento, gas e acqua) e della recente introduzione dell’Imu”, afferma la responsabile politiche abitative della Cgil Nazionale, e curatrice dello studio, Laura Mariani, secondo la quale, tali costi, “rischiano di lievitare ancora a causa degli aumenti previsti con la nuova Tares e con l’incremento dell’Iva che inciderà sui costi connessi alle spese di manutenzione”.
Nello studio Cgil si legge inoltre che nel corso dell’ultimo decennio gli affitti sono incrementati del 130% per i contratti rinnovati (per arrivare alla cifra media di 740 euro mensili nel 2012) e del 150% per i nuovi contratti (1.100 euro mensili), mentre i costi degli immobili hanno registrato aumenti del 50% fino a +100% nei grandi centri. “Pur a fronte di una significativa flessione delle compravendite di abitazioni, i prezzi non hanno subito un calo equiparabile”, spiega ancora Mariani. Incrementi esponenziali si sono registrati anche per gli sfratti per morosità, aumentati del 100%: secondo lo studio infatti gli alti costi legati alla casa hanno concorso ad aumentare le morosità, pari all’87% degli sfratti emessi nel 2011, per un totale di 240 mila negli ultimi 5 anni.