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Ue/ Banche italiane indebolite da crisi, non sostengono economia
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Ue/ Banche italiane indebolite da crisi, non sostengono economia

Ue/ Banche italiane indebolite da crisi, non sostengono economia
Aumentato rischio credito a privati e prestiti di cattiva qualità


Bruxelles, 10 apr. (TMNews)
– “La capacità di resistenza del settore bancario italiano è stata severamente indebolita a partire dalla metà del 2011”, e questo ha “compromesso la capacità delle banche di sostenere l’attività e gli aggiustamenti economici”. Lo afferma il rapporto sugli squilibri macroeconomici che la Commissione europea ha pubblicato oggi per 13 paesi dell’Ue, oggi a Bruxelles.

Secondo l’analisi della Commissione, la perdita dell’accesso delle banche italiane alla liquidità del settore finanziario internazionale, a seguito dell’estensione all’Italia della crisi del debito sovrano, “ha significativamente aumentato la dipendenza del settore dal rifinanziamento dell’Eurosistema”. La doppia recessione “ha aumentato il rischio del credito in Italia nel settore privato, caricando sulle banche italiane il peso di una grosso stock di prestiti di cattiva qualità (‘non performing loans’, ndr), riguardanti soprattutto società provate”.

“In combinazione con una domanda di credito fiacca – continua il rapporto – questa situazione ha condotto a una prolungata contrazione del credito, mentre il costo medio dei nuovi crediti resta elevato a dispetto di una politica monetaria accomodante al livello di Eurozona. I bassi margini netti degli interessi, l’aumento dei prestiti di cattiva qualità e il cattivo rapporto costo/efficienza agiscono tutti come un peso sulla capacità di profitto delle banche”, conclude l’analisi della Commissione.

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