Gb/ Cameron: da Ue e G8 serve svolta contro evasione fiscale
In una lettera a presidente Consiglio europeo Van Rompuy

Roma, 26 apr. (TMNews) – Il Primo Ministro britannico David
Cameron ha rivolto un invito al Presidente del Consiglio Europeo,
Herman Van Rompuy, a cogliere l’occasione del Consiglio Europeo
di maggio, che avrà luogo poco prima del vertice G8, per dare
l’impulso politico necessario ad un drastico intervento contro
l’evasione e l’elusione fiscale sistematica. Lo ha reso noto oggi
l’ambasciata britannica in Italia in un comunicato.

In una lettera al Presidente Van Rompuy, inviata per conoscenza
anche al Presidente Barroso e ai leader degli altri 26 Paesi
Membri, il Primo Ministro Cameron ha espresso l’auspicio che il
prossimo Consiglio Europeo e il vertice del G8 di giugno segnino
un punto di svolta nella lotta all’evasione e all’elusione
fiscale, e contribuiscano a ristabilire la fiducia nell’equità e
nell’efficacia dei nostri sistemi fiscali.

Il primo ministro di Londra ha esortato a un intervento su quattro ambiti:

1. Un nuovo standard globale per rendere automatico lo scambio
multilaterale di informazioni.

2. Una strategia concreta per migliorare la tracciabilità della
proprietà effettiva.

3. Una riforma delle regole fiscali a livello globale, da
realizzare attraverso il G8 e l’OCSE, e che tocchi anche quegli
ambiti in cui potremmo fare ancora di più, tra cui, ad esempio,
l`obbligo per le società di dare conto della ripartizione
geografica delle tasse pagate nei Paesi in cui sono attive.

4. Un miglioramento della riscossione fiscale da parte dei Paesi
in via di sviluppo, partendo dall’esempio della nuova unità
congiunta che il Governo sta creando per dare sostegno ai Paesi
in via di sviluppo in quest`ambito.

Affrontare l’evasione fiscale e l’elusione fiscale sistematica
sarà tra le priorità del vertice del G8 in programma a Lough Erne
tra meno di due mesi (il 17 e 18 giugno prossimi). In un momento
di consolidamento dei conti pubblici, in cui su cittadini e
imprese gravano oneri aggiuntivi, si richiede un intervento che
sia realmente globale per affrontare queste questioni e
ristabilire la fiducia nell’equità dei nostri sistemi fiscali.