Sparatoria p. Chigi/ Preiti: non potevo più mantenere mio figlio
Controlli a vista in carcere per possibili atti autolesionismo
Roma, 29 apr. (TMNews) – Luigi Preiti ha chiesto delle condizioni dei carabinieri e quando ha saputo che per uno dei militari dell’Arma le condizioni erano molto gravi ha cominciato a piangere e la disperazione non ha avuto quasi più limiti. Chi lo ha visto, in queste ore, riporta in modo univoco il grado di grande prostrazione. Al suo difensore, l’avvocato Mauro Danielli, ha ribadito il suo pentimento e detto che “voleva farla finita”.
Il dato più grave, secondo Preiti, era il fatto che le sue attuali condizioni economiche non gli permettessero di mantenere più suo figlio. Sin dal suo ingresso in carcere, nel penitenziario di Rebibbia, è stato messo sotto stretta sorveglianza, una misura cautelativa per prevenire possibili atti di autolesionismo. L’avvocato Danielli ha sottolineato: “Speriamo che dal Policlinico arrivino notizie sempre più positive. Il lato umano adesso di questa vicenda è quello importante, anzi fondamentale”.