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Priebke/Cartella Equitalia a Pacifici-Vecellio per processo vinto
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Priebke/Cartella Equitalia a Pacifici-Vecellio per processo vinto

Priebke/Cartella Equitalia a Pacifici-Vecellio per processo vinto
Loro si appellano a Cancellieri: Imposta registro?Evitiamo beffa


Roma, 8 mag. (TMNews)
– “La legge prevede che tutte le sentenze devono essere registrate, previo pagamento dell`imposta di registro. In caso di mancato versamento, tale imposta deve essere richiesta, sempre in base alla legge, a tutte le parti in causa. Per questa ragione, rispettando le norme dello Stato, l`Agenzia delle Entrate e, successivamente, Equitalia hanno dovuto richiedere il pagamento dell`imposta di registro non solo a Eric Priebke, ma anche a Riccardo Pacifici e Valter Vecellio. A differenza di quanto riferito dal portavoce di Articolo 21, nessuna richiesta relativa alle spese processuali, a cui è stato condannato il solo Priebke, è stato richiesto a Pacifici e Vecellio”.

E’ stata la precisazione dell’ufficio stampa di Equitalia all’articolo pubblicato sul sito di Articolo21 dal giornaltsa Valter Vecellio che ha espresso “sconcerto” per l’ingiunzione di pagamento da 300 euro ricevuta da Equitalia per il ‘pagamento delle spese processuali’ in merito ad un ricorso dell’ex SS Eric Priebke per le dichiarazioni dello stesso Vecellio e di Riccardo Pacifici, Presidente della Comunità Israelitica di Roma. Un ricorso che la Cassazione ha dichiarato improcedibile, condannando Priebke alla spese. Ma Priebke è risultato al fisco deceduto e nulla tenente. E ci si è rivolti alle altre parti processuali.

Pacifici e Vecellio hanno fatto appello al ministro della Giustizia per un suo intervento. “Equitalia specifica dunque che la richiesta è legata al pagamento dell`imposta di registro e non delle spese processuali. Non aggiungiamo a danno e beffa la presa in giro”, ha controreplicato Vecellio sul sito di Articolo21: “cos`è altro l`imposta per la registrazione di una sentenza, se non una parte delle spese processuali? Se i processi non ci fossero stati, non ci sarebbero state delle sentenze, e di conseguenza il loro deposito. Processi, ripeto, subiti, perché è stato Erich Priebke a sentirsi leso; è stato Priebke ad aver acceso i vari procedimenti; i tribunali hanno stabilito che Priebke non aveva ragione, che Pacifici e io non avevamo nulla di che rimproverarci”.

Equitalia – prosegue Vecellio – sostiene che in caso di mancato versamento dell`imposta di registro, la legge prevede che la richiesta sia fatta alle altre, incolpevoli, parti in causa. Equitalia, come ente incaricato di incassare crediti, si è limitata a una burocratica, automatica notifica, o ha svolto qualche tipo di accertamento? Sarebbe interessante, per esempio, sapere cosa si è fatto per accertare se davvero Erich Priebke è nulla tenente. Per esempio: Erich Priebke anni fa ha pubblicato una corposa autobiografia, “Vae Victis”. E` da credere che vi siano dei diritti d`autore. Ancora: Erich Priebke ha acceso una quantità di procedimenti nei confronti di giornalisti, storici, cittadini, sentendosi diffamato. Qualche causa certamente l`ha vinta: cause che comportavano la richiesta di sostanziosi risarcimento per danni subiti. Equitalia ha fatto qualcosa per accertare dove sono finiti questi denari, prima di inviare le ingiunzioni che ha ritenuto di inviare a Pacifici e a me?”

“Sia Vecellio che Pacifici hanno lanciato un appello al ministro Cancellieri. Noi – affermano Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21 – facciamo nostre le loro giuste argomentazioni e ci permettiamo di chiedere se sia così difficile risolvere la vicenda senza arrivare all’intervento del ministro. Non è possibile risolvere questa vicenda in modo civile tenendo conto che Pacifici e Vecellio sono stati querelati dall’uomo che comandò il massacro delle Fosse Ardeatine e hanno vinto ogni causa? Comprendiamo che ci siano norme, codici e burocrazie di cui tenere conto ma ci dovrebbe essere quantomeno una certa sensibilità culturale, in generale, e in particolare in un caso come questo”.

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