P.A./Alleanza Regioni contro Patto stabilità, “condanna a morte”
Puglia, Lazio, Lombardia e Veneto: “In pericolo anche democrazia”
Roma, 16 mag. (TMNews) – I limiti imposti dal Patto di stabilità alle spese delle Regioni “sono una condanna a morte, un cappio al collo che negli ultimi anni si è stretto sempre più e ora siamo al punto in cui l’osso si spezza: non possiamo più sopravvivere”. È l’allarme lanciato oggi da Roma dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che con i governatori del Lazio Nicola Zingaretti, della Lombardia Roberto Maroni e del Veneto Luca Zaia ha stretto una sorta di alleanza per iniziare “una campagna quotidiana per consentire al grande pubblico di prendere confidenza con i problemi che stanno condannando a morte le Regioni, i Comuni e l’intera società”.
“Siamo al settimo mese di recessione, siamo precipitati in questo buco nero da un anno e mezzo, il Pil in 6 anni è crollato del 10%: la verità – ha spiegato Vendola – è che l’Europa ha usato una medicina sbagliata che sta uccidendo il paziente. La compressione e il blocco della spesa hanno messo fuori legge le politiche espansive e siamo arrivati al feticcio delle soglie” di spesa. Per questo, ha continuato, le Regioni chiedono di modificare un “Patto di stabilità cieco e demenziale che non distingue tra spesa improduttiva e necessaria” e che “oggi è un pericolo anche per la democrazia, perchè produce la rabbia e il risentimento dei cittadini”.
Secondo i dati diffusi dalle Regioni, a causa dei limiti imposti dal patto di stabilità dal 2007 al 2013 la possibilità di spesa per ogni cittadino (al netto delle spese sanitarie) si è ridotta del 55%, passando da 836 a 390 euro procapite.
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