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Partiti/ Pd ripresenta sua riforma:serve riconoscimento pubblico
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Partiti/ Pd ripresenta sua riforma:serve riconoscimento pubblico

Partiti/ Pd ripresenta sua riforma:serve riconoscimento pubblico
Niente elezioni nè rimborsi per chi non ha personalità giuridica


Roma, 20 mag. (TMNews)
– I partiti devono acquisire la personalità giuridica e dunque senza trasformarsi in soggetti pubblici riconosciuti non potranno più partecipare alle elezioni politiche nè dunque accedere a qualsivoglia sostegno finanziario pubblico. In nome della lacuna da colmare da sessantanni sull’attuazione dell’art.49 della Costituzione, i senatori del Pd a prima firma Anna Finocchiario e Luigi Zanda, hanno ripresentato in questa legislatura il testo del ddl di riforma dei partiti. Una norma che molto ha il sapore di sfida ai Cinque Stelle e al MoVimento di Beppe Grillo che di rete e blog fa la sua casa e il suo strumento di battaglia poliitca, all’insegna dell’assoluta autorganizzazione al di fuori di ogni controllo pubblico.

“Si ritiene – è sottolineato nel ddl numero 260 depositato al Senato il 22 marzo e assegnato alla commmisione Affari Costituizionali il 9 maggio- che una legge sui partiti debba stabilire i contenuti minimi dello statuto, alcuni princìpi generali, ai quali dovranno attenersi tutti i partiti che intendono concorrere alla determinazione della vita politica, pena la perdita dei rimborsi per le spese elettorali o di ogni ulteriore eventuale forma di finanziamento pubblico. Questo non impedirà a una semplice associazione o movimento di fare politica, ma il mancato acquisto della personalità giuridica precluderà l`accesso al finanziamento pubblico e la partecipazione alle competizioni elettorali”.

A giudizio dei senatori Pd, è scritto nel ddl, “una disciplina pubblica dei partiti politici è ormai ineludibile. I partiti politici sono qualificati come associazioni riconosciute dotate di personalità giuridica. In base alle norme vigenti, acquistano la personalità giuridica mediante il riconoscimento determinato dall`iscrizione nel registro delle persone giuridiche, istituito presso le prefetture-uffici territoriali del Governo, come previsto per le fondazioni e le altre associazioni”.

Cartina di tornasole per il riconoscimento sono le regole minime richieste per gli Statuti che devono indicare quali sono gli organismi dirigenti, le loro competenze e le modalità della loro elezione e la durata degli incarichi, che sono conferiti a tempo determinato; quali sono le procedure richieste per l`approvazione degli atti che impegnano il partito, ovvero in che modo sono assunte le decisioni che caratterizzano la vita di un partito: le alleanze elettorali, la scelta di uno schieramento e così via. Lo statuto deve disciplinare i rapporti con le articolazioni territoriali e i casi in cui procedere nei loro confronti con atto di imperio (scioglimento, commissariamento e così via).

(segue)

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