Crisi/ Fuga da metalli preziosi, crollo argento trascina giù oro
Svanita ricerca beni rifugio rischiano di essere pessimo affare
Roma, 20 mag. (TMNews) – Metalli preziosi indietro tutta. E adesso a trainare al ribasso questo particolare segmento dei mercati non è tanto l’oro, il bene rifugio per eccellenza, ma l’argento che oggi ha avviato le contrattazioni subendo marcati ribassi, che sono arrivati a superare i 4 punti percentuali. L’oncia d’argento si sta avvicinando alla soglia psicologica dei 20 dollari e non è escluso che possa infrangere al ribasso questo livello. Quando in Europa è metà giornata, sui mercati internazionali l’argento perde 74 cents rispetto alla chiusura di venerdì, un meno 3,34 per cento con cui l’oncia scende a 21,6 dollari.
Nel frattempo l’oro cala di 16,80 dollari, a quota 1347,90 dollari l’oncia, proseguendo una tendenza al ribasso che si trascina ormai da otto sedute. Si tratta di livelli che non si vedevano da oltre due anni e mezzo: dal settembre del 2010, mentre in generale l’attenuarsi della crisi sui debiti in Europa ha drasticamente diminuito i posizionamenti su questi beni rifugio. Ora, lungi dall’essere un rifugio rischiano di rivelarsi un pessimo affare per coloro che hanno deciso di investirci. Più di recente i ribassi sono stati accentuati dalla debolezza della domanda fisica di oro, dalla prospettiva di improvvisi aumenti dell’offerta – tra ipotesi di cessioni di quote delle riserve da parte di Cipro – e dai rafforzamenti del dollaro.