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Siria/ Amici della Siria ad Amman per preparare conferenza pace
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Siria/ Amici della Siria ad Amman per preparare conferenza pace

Siria/ Amici della Siria ad Amman per preparare conferenza pace
In agenda, “Ginevra 2” e aiuti a ribelli. Per l’Italia c’è Bonino


Amman, 22 mag. (TMNews)
– Gli amici della Siria si ritrovano oggi ad Amman per preparare la conferenza internazionale di pace ‘Ginevra 2’ tra il regime di Damasco e l’opposizione siriana, ma anche per discutere i modi per fornire un contributo ai ribelli in lotta contro le truppe di Bashar al Assad. Per la prima volta dall’inizio del conflitto siriano, e dopo le dimissioni di Ahmed Moaz al Khatib, alla riunione non partecipa alcun esponente dell’opposizione siriana. L’Italia sarà rappresentata dal ministro degli Esteri Emma Bonino.

Buona parte delle discussioni sarà dedicata dunque alla conferenza internazionale detta ‘Ginevra 2’, prevista nel prossimo mese di giugno. La prima riunione nella stessa città, il 30 giugno 2012, si era conclusa con l’approvazione di un documento che prevedeva un processo di transizione politica, senza fare alcun cenno alla sorte di Assad, che rifiutandosi di lasciare il potere ha impedito di fatto ogni forma di progresso verso un negoziato di pace.

L’Iran ha espresso ieri la volontà di partecipare alla prossima conferenza internazionale, sottolineando che tutte le parti ‘influenti’ devono essere coinvolte se si intende raggiungere un risultato positivo. “La condizione per il successo di Ginevra è che partecipino tutti i paesi con una certa influenza in Siria”, ha spiegato il portavoce del ministero iraniano degli Affari Esteri, Abbas Araqdi. “Non penso che ci sia qualcuno nel mondo che dubiti sul fatto che uno di questi paesi è la Repubblica islamica” d’Iran, ha aggiunto il portavoce.

Gli Stati Uniti, che hanno chiesto l’organizzazione al più presto della conferenza, non gradiscono però questa ipotesi, sollecitata invece dalla Russia, che ha consigliato lunedì di “non fare le cose in modo affrettato”, lasciado chiaramente intendere che prima vanno risolte alcune questioni, compresa appunto la partecipazione dell’Iran. Sull’argomento saranno chiamati ad esprimersi oggi ad Amman tutti i partecipanti: i capi della diplomazia di Giordania, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Qatar, oltre a quelli di Stati Uniti, Regno Unito Francia, Turchia, Germania e Italia.

Ma “uno degli argomenti in discussione ad Amman riguarderà anche ciò che bisognerà fare per l’equilibrio delle forze militari sul terreno” che vedono fronteggiarsi le truppe di Assad appoggiate da Hezbollah da una parte e i combattenti dlel’opposizione dall’altra, ha affermato un alto responsabile del dipartimento di Stato americano che accompagna il capo della diplomazia Usa John Kerry. I paesi occidentali, fino ad oggi, si sono detti contrari ad armare i ribelli siriani, temendo che l’eventuale arsenale possa finire nelle mani di gruppi estremisti come al Nusra.

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