Fisco/ Cgia: Aumento Iva colpirà famiglie più povere e numerose
Se salirà dal 21% al 22% ulteriore contrazione dei consumi
Roma, 25 mag. (TMNews) – Se fra poco più di un mese non verrà scongiurato l`aumento di un punto percentuale dell`Iva ordinaria, attualmente al 21%, gli effetti negativi di questo incremento ricadranno in particolar modo sulle famiglie meno abbienti e più numerose. E’ la preoccupazione che esprime la Cgia di Mestre.
L`incidenza percentuale dell`aumento dell`Iva sullo stipendio netto annuo di un capo famiglia – secondo i calcoli, realizzati dall`Ufficio studi dell`Associazione veneta – peserà maggiormente sulle retribuzioni più basse e meno su quelle più elevate.
Inoltre, a parità di reddito i nuclei famigliari più numerosi subiranno gli aggravi maggiori.
“Questa ipotesi va assolutamente scongiurata – osserva Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre – non si possono penalizzare le famiglie più numerose ed in particolar modo quelle più povere. Nel 2012 il potere d`acquisto delle famiglie consumatrici italiane ha toccato il -4,8% e la propensione al risparmio è scesa ai minimi storici. Se dal primo luglio l`aliquota ordinaria del 21% salirà di un punto, subiremo un ulteriore contrazione dei consumi che peggiorerà ulteriormente il quadro economico generale. E` vero che l`incremento dell`Iva costa 4,2 miliardi di euro all`anno, ma questi soldi vanno assolutamente trovati per non fiaccare la disponibilità economica delle famiglie e per non penalizzare ulteriormente la domanda interna”.