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Politkovskaya/ Nuovo processo ai presunti killer, manca mandante
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Politkovskaya/ Nuovo processo ai presunti killer, manca mandante

Politkovskaya/ Nuovo processo ai presunti killer, manca mandante
Cinque gli imputati, compreso il presunto esecutore materiale


Roma, 3 giu. (TMNews)
– Il Tribunale di Mosca ha iniziato oggi il nuovo processo nei confronti dei presunti responsabili dell’uccisione di Anna Politkovskaya, la giornalista impegnata sul fronte dei diritti umani e fortemente critica rispetto al Cremlino, assassinata nel 2006.

I cinque presunti responsabili si sono dichiarati non colpevoli rispetto all’accusa di aver organizzato e realizzato l’agguato a Politkovskaya, i cui articoli su Novaya Gazeta contro la politica in Caucaso di Putin, come pure le sue inchieste sulla corruzione in seno all’esercito avevano provocato molta irritazione nei circoli del potere.

L’udienza odierna, a porte chiuse, è servita a discutere le procedure del processo. Gli imputati sono quattro ceceni – Lom-Ali Gaitukaiev, considerato l’organizzatore dell’assassinio, e i suoi tre nipoti Rustam, Ibragim e Dzhbrail Makhmudov – e il poliziotto russo Sergei Khadzhikurbanov.

Rustam Makhmudov, che era ancora latitante durante il primo processo, è quello sospettato di aver materialmente premuto il griletto contro Politkovskaya nel suo palazzo il 7 ottobre 2006.

Ibragim e Dzhbrail Makhmudov, oltre al poliziotto, sono già stati processati precedentemente e assolti. La Corte suprema, tuttavia, ha poi bloccato un nuovo processo, per ordinare un supplemento d’inchiesta. Questo nuovo procedimento viene dopo questa indagine aggiuntiva.

Tre degli imputati sono in detenzione, altri due sono liberi e sono soggetti soltanto a un diviseto di lasciare il Paese. Un altro ex poliziotto, Dmitri Pavlyuchenkov, ha patteggiato con la procura dopo aver confessato di aver pedinato Politkovskaya e aver fornito l’arma. E’ stato condannato a 11 anni di carcere a dicembre.

In questo processo manca comunque il mandante. Le inchieste non sono riuscite a risalire a chi voleva morta Anna Politkovskaya e gli imputati hanno finora tenuto le bocche cucine. I sostenitori della giornalista, tuttavia, non hanno dubbi che il suo assassinio sia maturato in ambienti che non hanno gradito il suo coraggioso lavoro di denuncia.

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