Lite finisce in tragedia: figlio uccide padre con dardo balestra
A Castellammare 24enne accusato omicidio volontario aggravato
Napoli, 4 giu. (TMNews) – Una situazione familiare particolarmente complicata, con continue liti, violenze e umiliazioni pubbliche. Ci sarebbe questo alla base dell’omicidio di Pasquale D’Auria, il 48enne ucciso nella tarda serata di ieri dal figlio Nicola, di 24 anni. Il fatto a Castellammare di Stabia, nel Napoletano. A ferire mortalmente la vittima un dardo di balestra scoccato mentre l’uomo era di spalle, all’interno della propria abitazione in via Meucci.
Il giovane, che si è costituito dopo poche ore dall’episodio presso la caserma dei carabinieri di Sant’Antonio Abate, è accusato di omicidio volontario aggravato ed è in carcere in attesa che il giudice convalidi il suo fermo. Il 24enne è stato interrogato dal magistrato, raccontando cosa sia avvenuto ed ammettendo le proprie responsabilità. Sin dal primo momento, le indagini della polizia si erano concentrate sui familiari dell’uomo soprattutto dopo che diversi testimoni avevano raccontato del burrascoso rapporto tra padre e figlio. Per compiere il fatale gesto, Nicola D’Auria ha utilizzato una delle numerose armi custodite in casa: una balestra dalla quale ha fatto scoccare un dardo che ha raggiunto il genitore a un polmone. Inutile la corsa al vicino ospedale San Leonardo. Le condizioni dell’uomo erano, infatti, già compromesse anche per un tentativo di estrarre la freccia dalle spalle.