Gela, falla in tubazione: petrolio raffineria si riversa in mare
Crocetta convoca incontro con Eni, Asp, Arpa e assessorati
Palermo, 4 giu. (TMNews) – Una falla in una tubazione dell’impianto Topping, nella raffineria Eni di Gela, ha causato la fuoriuscita di petrolio che in poche ore ha raggiunto, attraverso il canale di scarico dell’impianto, la foce del fiume Gela dirigendosi verso lo specchio di mare antistante la costa. Sulla vicenda indaga la Procura di Gela, mentre sul posto sono già al lavoro le squadre antinquinamento della Capitaneria di porto.
Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha convocato per giovedì un incontro con l’Eni, l’Asp, l’Arpa, l’Assessorato alla Salute e al Territorio e Ambiente per approfondire le cause di questo incidente ambientale, e conoscere quali siano gli investimenti immediati promossi dalla raffineria per risolvere e scongiurare eventuali rischi.
“Ritengo che in questi siti bisogna organizzare in loco task force specifiche composte da Arpa, Genio civile, Asp e uffici ambientali delle province, per esercitare un’azione continua e costante di controllo – ha detto Crocetta -. Da tempo, per Gela, sono state concesse le autorizzazioni ambientali, regionali e nazionali, necessarie per rafforzare la sicurezza degli impianti. L’Eni ha sempre assicurato che tali investimenti sarebbero stati realizzati al più presto possibile, mentre non si riesce ad avere un crono programma preciso. I gruppi industriali petroliferi dovrebbero cominciare a dirci con chiarezza cosa intendono fare rispetto a impianti che hanno bisogno di tanti investimenti e manutenzioni straordinarie, per renderli compatibili con il rispetto dell’ambiente e la sicurezza e la salute dei cittadini”.