E’ stato assegnato a Pippo Sacco l’ «Urdin d’la péra», che viene conferito agli astigiani «che si siano particolarmente affermati nel lavoro, nell’arte, nella cultura, nello sport e che abbiano dato prova di umana bontà e di benemerenze sociali».
La «péra» è il simbolo di Porta Torino, dove anticamente era collocata una grossa pietra che doveva essere sollevata da chi voleva oltrepassare la porta. Il premio è stato istituito nel 1964 dagli «Amìs d’la Péra», l’associazione nata l’anno prima nel «crutìn» del Bar Rio di piazza Torino con scopi principalmente benefici verso i meno abbienti.
Consiste in una «nasùn-a», una umile pietra del Tanaro che è diventata subito il simbolo della semplicità e della solidarietà del sodalizio, assurgendo presto al significativo ruolo di ambito riconoscimento per gli astigiani che più si sono distinti. L’«Urdin d’la péra» è stato consegnato a Pippo Sacco dal presidente degli «Amìs» Massimo Martinengo durante la cena all’Antico Casale di Bramairate, dove erano ospiti anche il cantaurore Angelo Branduardi e lo storico dj Carlo Massarini, ad Asti per il concerto della Banca di Asti.
Pippo Sacco, già funzionario del Comune, giornalista dai primi Anni ’60, si è occupato del carnevale a San Rocco e ha impersonato per anni la maschera Spumantino. Si è dedicato al Palio fin dalla rinascita ed è stato per dieci anni rettore di San Secondo. E’ stato uno dei massimi responsabili del Festival delle Sagre dalla prima edizione del ‘74 per 32 anni e per 25 cerimoniere nell’Ordine dei Cavalieri di Asti e del Monferrato. Autore di diverse pubblicazioni su Asti, commendatore della Repubblica, insignito dell’Ordine di San Secondo, da anni è presidente della Società di Studi Astesi.
Nella foto: da sinistra: il presidente Massimo Martinengo e Simona Graziano degli Amis d’la Pera, il dj Carlo Massarini,
Pippo Sacco e Angelo Branduardi