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La settimana degli adolescenti 2.0
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La settimana degli adolescenti 2.0

Dal lunedì parte il count-down per l’arrivo del fine settimana: nulla è paragonabile al sorriso di un alunno la sesta ora del venerdì. Spesso tra amici ci si organizza per quei miseri giorni di

Dal lunedì parte il count-down per l’arrivo del fine settimana: nulla è paragonabile al sorriso di un alunno la sesta ora del venerdì. Spesso tra amici ci si organizza per quei miseri giorni di riposo concessi, noti come sabato e domenica, per fare i compiti insieme (e i pigiama party). I cervelli sono sempre in sovraccarico per i troppi compiti e le vagonate di pagine da studiare, ma nonostante ciò i cellulari hanno sempre la meglio. Ormai tra WhatsApp, Facebook, Instagram e chi più ne ha, più ne metta, il tempo, la concentrazione e l’impegno dedicati ai compiti sono ridotti al minimo. Cosa si può fare? Niente!

Togliere Internet ad un adolescente è come togliere il ciuccio ad un neonato. Era meglio quando invece che stare chiusi in casa a chattare stravaccati sul letto si stava all’aria aperta con gli amici? Purtroppo non posso dire più di tanto, dato che anch’io senza cellulare non vivo. Sta diventando un fatto quasi paranormale: com’è possibile in venti secondi postare su quasi dieci social la stessa foto? Scrivere un messaggio lungo chilometri in pochi secondi? I pollici non si consumano? I ragazzi stanno diventando asociali. Infiniti discorsi in chat e a malapena un “ciao” nel faccia a faccia. Bisognerebbe inventare il “stop social day”: una giornata dedicata al NON uso dei social.

Sicuramente ridurre l’uso di Internet migliorerebbe il rendimento scolastico di alcune persone, ma anche la vita sociale, i rapporti con gli altri. Quanti ragazzi si vedono per strada con la testa china e gli occhi fissi allo schermo, manco guardano dove camminano, lo stesso accade a tavola, o nel gruppo di amici. Spesso i genitori arrivano a metodi drastici pur di staccare gli occhi dei figli dallo schermo, ottenendo così crisi isteriche e ribellioni. Bisogna indirizzare i ragazzi a posare quegli aggeggi elettronici, anche perchè spesso l’abuso di questi strumenti, porta al cyber bullismo e spinge le vittime all’isolamento, alla depressione e a volte anche al suicidio. Quindi ragazzi, tirate su quelle teste, c’è un mondo attorno a voi!

Scuola Brofferio classe II A
Valentina Capusso

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