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Torre Littoria e Mercato Ortofrutticolo
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Il dibattito

Approvata la Variante 39 che rilancia gli immobili “decadenti”, ma per l’opposizione è «antistorica»

La maggioranza approva la pratica che dovrebbe garantire un futuro, in mano a privati, dell’ex Torre Littoria e del Mercato Ortofrutticolo dopo la vendita

Con 19 voti favorevoli e 11 contrari, il Consiglio comunale di Asti ha approvato la Variante Urbanistica 39 con la quale si eliminano alcuni vincoli di destinazione d’uso su edifici di notevole interesse (ex Torre Littoria, Mercato Ortofrutticolo), si definiscono nuove linee guida in merito alla futura viabilità cittadina e si concludono iter amministrativi di situazioni già in essere, come il consolidamento dell’area del Resort “Le Cattedrali” di Valleandona. La Variante 39, tecnicamente “parziale”, è stata al centro di un animato dibattito tra favorevoli e contrari, ma a nulla sono serviti gli interventi dei consiglieri di minoranza che hanno chiesto all’amministrazione Rasero di rivedere le scelte intraprese su alcuni punti della pratica, a cominciare dal cambiamento di destinazione d’uso del Mercato Ortofrutticolo di via Cuneo (che apre la strada all’annunciata vendita dell’immobile), fino alla scelta di eliminare la previsione di viabilità esistente nella zona dell’Asti Lido. Modifica che, secondo l’opposizione, rappresenta «la pietra tombale per la realizzazione di un collegamento leggero Sud/Ovest lungo strada Falletti e quindi obbligherà ad adottare uno dei tracciati del C.A.S.O. (ex tangenziale ndr)».

Contestato anche il via libera alla trasformazione dell’ex Torre Littoria di piazza Alfieri in residenziale, con l’eliminazione del vincolo ad area per attrezzature pubbliche di tipo direzionale, di supporto logistico e tecnologico e l’aumento di superficie residenziale in via Carlo Urbani, pari a 4.370 mq con conseguente incremento della capacità insediativa residenziale di 3.278 mc.

Gli assessori Amasio e Bovino motivano le scelte adottate

«Con la Variante parziale 39 la nostra intenzione è stata quella di ricondurre al suo interno richieste coerenti alla Variante Generale che è in itinere – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Monica Amasio – Richieste provenienti da privati, cittadini, imprese o altri enti. Su alcuni immobili abbiamo l’obiettivo di riqualificarli perché sono in parziale abbandono, primo fra tutti l’ex Torre Littoria. Si tratta di un immobile venduto dal Demanio a privati oltre 10 anni fa, quindi è il Demanio che ha chiesto di modificare la destinazione d’uso oltre ad aver deciso la vendita. Togliendo il vincolo a servizio gli garantiamo un futuro, ma le destinazione al suo interno non sarà solo residenziale e dovrà comunque essere oggetto di un Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica dove il Comune avrà un suo ruolo all’interno del progetto».

Via il vincolo ad area a servizi sul Mercato Ortofrutticolo, che resta a destinazione d’uso commerciale, mentre su via Urbani, dove si andrà a costruire nuove case, è previsto, in compensazione, la creazione di un’area attrezzata a gioco per bimbi del valore di 35.000 euro. Per quanto riguarda la viabilità, l’assessore Amasio ha spiegato che l’ipotesi di collegamento tra il casello di Asti Ovest e il quartiere Bellavista è obsoleta, «ma l’eliminazione di questo tratto non cancella la previsione di una viabilità più leggera su strada Falletti».

«È conseguente al fatto – ha detto – che l’Anas, nelle alternative presentate al tracciato di Tso, non ha previsto l’arrivo su Asti Ovest, ma sull’Obi; quindi andiamo verso quella direzione. Però non abbiamo tolto il collegamento tra strada Falletti e corso Torino». Al momento delle repliche l’assessore al Commercio Mario Bovino è invece intervenuto per spiegare le scelte operate sul Mercato Ortofrutticolo: «È un immobile di circa 7.500 mq, di cui 3.000 coperti. Di questi solo il 10% del volume è occupato dai produttori agricoli e dall’attuale concessionario. Non solo. Nel 2019 c’erano 28 produttori agricoli, oggi ce ne sono 13, non tutti presenti ogni venerdì e sabato. Abbiamo quindi uno stabile che non suscita interesse da parte degli agricoltori».

L’opposizione attacca: «Non abbiamo idea di quello che verrà fatto negli immobili svincolati»

«Oggi il Mercato Ortofrutticolo non è attraente e non è sufficiente vedere se c’è qualcuno interessato ad andarci. Se ho un bene lo valorizzo, ci investo dei soldi e faccio in modo che sia attrattivo. Altrimenti è normale che se ne vadano tutti». Così il consigliere Roberto Vercelli (Pd) ha ribattuto all’amministrazione sul “caso” del Mercato Ortofrutticolo, la cui Variante 39 apre la strada ad una vendita all’asta pur mantenendo la sua destinazione commerciale. «Non è vero che non abbiamo più agricoltori, – ha aggiunto Vercelli – ma dobbiamo creare un sistema dove il luogo permetta di vendere, offrire da mangiare, etc. Come amministrazione devo però investire dei soldi».

Per Mario Malandrone (Ambiente Asti) «la pratica è antistorica». «Sull’ex Torre Littoria una trattativa tra Comune e privati dev’essere intrapresa, altrimenti questo cambio di destinazione d’uso non porterà nulla di buono. In altre città il Mercato Ortofrutticolo funziona bene, per esempio a Canale. Per cinque anni vi abbiamo detto che questi operatori subivano disservizi, arrivando a scaricare la merce al buio. C’è un assessore all’Agricoltura che ha zero a bilancio, ma qualche progetto si poteva fare e voi non avete fatto nulla. Qui – ha concluso Malandrone – si trascura il mondo agricolo che mi pare vi abbia sostenuto anche economicamente in campagna elettorale».

Roberto Migliasso (Prendiamoci Cura di Asti) ha riportato l’attenzione al quadro più generale: «Con il voto della Variante mettiamo pezze a situazioni che erano da risolvere e mi auguro – ha aggiunto – che sappiate riconoscere negli spunti arrivati dall’opposizione quello che potrebbe dare sviluppo a questa città. Mario Bovino ha detto che il Mercato Ortofrutticolo è in declino, ma allora facciamoci venire delle idee e nel nuovo Piano Regolatore prevediamo aree destinate a sostenere l’agricoltura».

Molto più disillusa è sembrata la consigliera Vittoria Briccarello (Uniti si può): «Non abbiamo nessuna idea di cosa ci sarà nel Mercato Ortofrutticolo, nell’ex Torre Littoria o in altri spazi dove togliamo vincoli. Il fatto che i lavoratori dell’Ortofrutticolo non siano stati informati è sintomatico del totale disinteresse verso questo mercato che è stato completamente abbandonato a se stesso. Tutto questo quando, un anno fa, un’attività aveva anche deciso di investire ricollocandosi al suo interno».

[nella foto l’ex Torre Littoria e il Mercato Ortofrutticolo]

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