Chiunque abbia figli e viva in un condominio conosce benissimo quali siano le regole che bisogna rispettare per il quieto vivere. Ci sono momenti della giornata durante i quali rumori molesti
Chiunque abbia figli e viva in un condominio conosce benissimo quali siano le regole che bisogna rispettare per il quieto vivere. Ci sono momenti della giornata durante i quali rumori molesti sono off limits e altri nei quali, pur con le dovute attenzioni, è invece possibile lasciare ai bambini una certa libertà di movimento. Una recente indagine svolta per conto dellANAMMI (Associazione nazionale-Europea Amministratori dImmobili) ha fotografato con molta precisione cosa succede quando in uno stabile vivono uno o più bambini e quali problemi gli amministratori sono chiamati a risolvere.
«In condominio si gioca con i bambini e si litiga con i bambini» fanno sapere in un comunicato quelli dellANAMMI dopo aver presentato un questionario a oltre 12mila associati. Secondo lindagine, nel 77% dei casi ai bambini è consentito giocare in condominio, soprattutto in cortile e nel giardino (se presente) ma un 9% di loro gioca anche in terrazza e negli spazi comuni.
Sfortunatamente certe volte nascono delle liti provocate proprio a causa dei più piccoli. E il 72% degli amministratori iscritti allassociazione che ammette esserci questo problema, sovente risolto non in maniera amichevole.
«Il 42% di questi liti si conclude con una discussione durante lassemblea di condominio – aggiungono – a fronte di altre soluzioni più morbide, come un intervento presso i condomini (7%), uno scambio di vedute con i genitori interessati (20%) ed una comunicazione ufficiale agli stessi genitori (31%)». Proprio per evitare il nascere di queste liti tra vicini sempre più immobili adottato regolamenti con precisi divieti a riguardo. Il più diffuso di questi, fa presente il questionario, riguarda il divieto di giocare a pallone seguito da quello di fare corse in bicicletta. «In alternativa – fanno sapere dallANAMMI – si impone la presenza dei genitori».
Nonostante i divieti del caso i litigi possono però accadere, e accadono. Per quale motivo? Prevalentemente per i rumori (54%), per oggetti lasciati negli spazi comuni (23%), a causa degli incidenti provocati dai bambini (7%) ma anche per atti di vandalismo (16%). Emerge però un altro dato interessante a discolpa dei più piccoli. Per gli amministratori ANAMMI – si legge nellindagine – la maleducazione dei ragazzi pesa solo per il 28% dei casi. Sono lincapacità dei genitori a gestire i bambini (46%) e lintolleranza degli adulti (42%), specie se anziani, a determinare lostracismo nei confronti dei giochi in condominio.
«Va anche sottolineato – afferma Giuseppe Bica, residente nazionale dellANAMMI – che non è possibile trasformare gli spazi comuni condominiali in un parco giochi. Troppo spesso, infatti, si chiede al condominio di sopperire alla mancanza di verde tipica delle nostre città».