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Rassegna

Biblioteca Astense, Fotobar ospita gli scatti di Mariella Rizzotti

Esposti fino alla fine di maggio, raccontano la catastrofe nucleare di Chernobyl avvenuta nel 1986

Nuovo appuntamento, alla Biblioteca Astense, con Fotobar, rassegna fotografica sulla parete dell’area ristoro a disposizione dei fotografi non professionisti. Protagonista di questo mese è Mariella Rizzotti, i cui scatti resteranno esposti fino alla fine di maggio. Opera principalmente nel reportage di viaggio che usa non propriamente per documentare momenti di vacanza, ma per realizzare ricerche personali su argomenti che stimolano i suoi interessi come, ad esempio, le numerose attività lavorative ad alto contenuto manuale in Birmania o le colorate porte di accesso alle case private sull’isola di Creta. Si occupa anche di fotografia naturalistica, ritrattistica e di spettacolo cui si è avvicinata con un corso specifico su questo argomento tenuto dal fotografo astigiano Franco Rabino e che la vede collaborare con la compagnia teatrale astigiana Teatro degli Acerbi.
Il titolo della sua mostra è “Chernobyl 26 aprile 1986 01:23:40”. Ovvero, data e ora in cui il tecnico Aleksandr Akimov preme l’interruttore per l’arresto di emergenza del reattore n. 4 della centrale nucleare di Chernobyl nell’attuale Ucraina.

Le parole della protagonista

«Questo gesto, compiuto in assoluta buona fede ma viziato da un errore di progettazione noto solo alla nomenclatura russa ed al KGB – spiega Mariella Rizzotti – causa l’esplosione del reattore e la dispersione dell’uranio arricchito, sancendo l’inizio di un disastro nucleare di proporzioni mai viste. A cui, dallo scorso 24 febbraio, si è aggiunta la tragedia della guerra. Tragedia appena consumata, tragedia in corso. Un solo paradigma: la follia umana».

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