Miroslav Penkov, giovane scrittore nato in Bulgaria nel 1982, si è trasferito nel 2001 negli Stati Uniti dove si è laureato e ha cominciato a scrivere e a pubblicare racconti. Nel 2008 la
Miroslav Penkov, giovane scrittore nato in Bulgaria nel 1982, si è trasferito nel 2001 negli Stati Uniti dove si è laureato e ha cominciato a scrivere e a pubblicare racconti. Nel 2008 la Southern Review ha assegnato al suo racconto Comprando Lenin il premio Eudora Welty 2007 per la narrativa. Un mese dopo Salman Rushdie e Heidi Pitlor hanno scelto lo stesso racconto per lantologia 2008 Best American Short Stories.
Comprando Lenin è uno degli otto racconti inseriti in A est dellOccidente (tit. originale East of the West) pubblicato in America lo scorso anno e ora uscito in italiano per la traduzione di Ada Arduini per leditore Neri Pozza. Queste otto storie diverse sono accomunate – come recita il sottotitolo – dallintento di tracciare un ritratto più ampio del paese dorigine dello scrittore attraverso le voci di personaggi che da quel paese fuggono o rimangono per sempre, spesso spettatori inermi di fronte alla grande Storia che li travolge.
In A est dellOccidente, il racconto che dà il titolo al libro, i due cugini Naso e Vera vivono separati da un fiume: ciò che si trovava a est del fiume restava alla Bulgaria, ciò che si trovava a ovest apparteneva alla Serbia. Le due famiglie potevano incontrarsi solo una volta ogni cinque anni avendo ricevuto dai rispettivi paesi il permesso di organizzare in quelloccasione una grande festa, ma i due ragazzi, sfidando leggi e divieti, si incontravano a metà strada nuotando nel fiume. Come loro anche Elica, sorella di Naso, e il suo promesso sposo Boban. Una sera Elica decide di incontrare Boban per lultima volta prima del matrimonio ma una giovane recluta laveva vista uscire dal fiume e aveva intimato lalt. Due pallottole avevano bucato la schiena di Elica mentre cercava di scappare.
In Comprando Lenin, forse il più autobiografico dei racconti, un giovane lascia la Bulgaria per gli Stati Uniti sfidando la volontà della famiglia ed in particolare del nonno, vecchio comunista che non accetta la scelta del nipote e che gli scrive prima di andar via su un biglietto Maledetto porco capitalista, fa buon viaggio. Con affetto, tuo nonno. Il biglietto in realtà era una vecchia scheda elettorale delle elezioni del 1991, una pietra miliare nella collezione di schede elettorali comuniste delluomo e portava la firma di tutti gli abitanti del piccolo paesino di Leningrad. La lontananza dal paese natio e lestraneità con quel nuovo mondo acuiscono la malinconia nel protagonista che si rinchiude in sé, non parlando con nessuno tranne che col nonno al telefono con cui litiga spesso criticando gli ideali comunisti e la fede cieca in unideologia per lui svuotata di significato, ma poi riscoprendo alla fine la bellezza delle opere di Lenin e in particolare delle Lettere ai familiari.
La stessa malinconia e il profondo senso di disagio sono vissuti dal protagonista dellultimo racconto Devshirmeh, in cui la storia di unaltra nuova vita in terra americana si mescola ad un bellissimo racconto mitico sulla forza della montagna bulgara che prende vita per proteggere una giovane fanciulla dalla furia del sultano che la vuole per sé. In questa storia magica che parla di sangue e di violenza, di amore, crescita e nutrimento, rivivono i tempi di disperazione e di oscurità di terre lacerate in cui una magica bellezza riesce, per un attimo, a risplendere fra i fili derba del monte.