Lo scorso lunedì 12 dicembre le classi seconde e terze della nostra scuola “Jona” hanno assistito, al Teatro Alfieri, a un coinvolgente spettacolo in lingua francese realizzato dalla compagnia “France théâtre”, intitolato “Calais Bastille”.
Lo scorso lunedì 12 dicembre le classi seconde e terze della nostra scuola “Jona” hanno assistito, al Teatro Alfieri, a un coinvolgente spettacolo in lingua francese realizzato dalla compagnia “France théâtre”, intitolato “Calais Bastille”. La vicenda è ambientata nel campo per immigrati chiamato “la Giungla di Calais”, dove migliaia di persone, provenienti da Paesi in guerra o da situazioni di estrema povertà, aspettano di poter attraversare il Canale della Manica e arrivare in Inghilterra per costruirsi una nuova vita.
Ma la “Giungla” è un luogo di disagio e in cui si soffre per le tante difficoltà che insorgono: ottenere un permesso di soggiorno, trovare un lavoro, mandare denaro alla famiglia che è rimasta nel Paese d’origine, partire dalla Francia per arrivare in Inghilterra. Una ragazza francese viene mandata, da un’ associazione umanitaria, a portare aiuto agli immigrati della Giungla, e a poco a poco imparerà a conoscere e a rispettare le persone che vi abitano, i loro sentimenti e i loro desideri, intrecciando con ciascuno di loro un dialogo e un percorso di riflessione.
Trovando per caso, nella piccola scuola del campo, un manuale scolastico di Storia, i rifugiati vengono a conoscenza degli eventi della Rivoluzione francese, ispirata agli ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza: inaspettatamente si sentono rappresentati da questi valori, nonostante siano passati più di due secoli. Nella patria di Rousseau e di Voltaire, i rifugiati riprendono speranza e danno vita a una nuova rivoluzione: quella di Calais-Bastille.
Questo spettacolo ci ha coinvolto ed emozionato, perché trasmette un messaggio profondo e di grande attualità: ci sono differenze apparentemente insormontabili tra le persone che vivono in Europa e quelle che fuggono dai Paesi africani o mediorientali a causa di guerre e povertà, ma tutti abbiamo la stessa dignità di uomini e il diritto ad una vita di pace e speranza.
La III A