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Dopo la chiusura il 31 dicembre

Casa di riposo: summit in prefettura per il futuro dei 120 ex dipendenti

I sindacati chiederanno alla Regione di farsi carico dei lavoratori che da questo mese non hanno più uno stipendio

L’appuntamento è per domani, mercoledì 11,  alle 10,30 in prefettura. Attorno al tavolo, convocati dal prefetto Claudio Ventrice, sindacati, l’amministrazione comunale col sindaco Maurizio Rasero, e la Regione. Argomento: come ricollocare i circa 120 lavoratori della ormai ex Casa di riposo Città di Asti. E oggi, scade il bando del Comune per individuare un commissario liquidatore dell’Ipab Casa di riposo. Alla chiusura dei termini il sindaco Rasero convocherà i capigruppo consigliari.

La questione personale
I numeri: una cinquantina i dipendenti a tempo indeterminato con contratto pubblico e che di fatto non hanno ammortizzatore sociali (la norma prevede che a pagare una sorta di Cassa integrazione per massimo due anni debba essere la Casa di riposo, la quale però non ha fondi per farlo); oltre venti a tempo determinato con contratti in scadenza (e che possono accedere alla Naspi), poi una ventina di addetti di una cooperativa, e altri 20 con diversi contratti.
«Alla Regione chiediamo che si faccia carico al più presto dei lavoratori con contratto pubblico che da gennaio non hanno più alcuna copertura – spiegano Luca Quagliotti e Stefano Calella, segretari di Cgil e Cisl – e che si trovino soluzioni per tutti gli altri tenendo conto che ci sono situazioni particolari di lavoratori ormai prossimi alla pensione o con inabilità».
Secondo il sindacato ci sono all’interno delle amministrazioni pubbliche della zona gli spazi per ricollocare parte del personale «basta che lo si voglia fare». In questi giorni, soprattutto infermiere e Oss stanno ricevendo offerte da parte di altre Rsa o strutture sanitarie: «Sono professionalità molto richieste».

Dormitorio e Centro Alzheimer
All’interno dell’ex Casa di riposo per il momento resta il dormitorio maschile, con i suoi 35 posti, gestito dal Comune. «Abbiamo trovato un accordo con il commissario uscente Pasino – spiega il sindaco Rasero – prorogando il contratto d’affitto dei locali e trovando una soluzione con il manutentore della caldaia. Intanto stiamo predisponendo un “Piano B” nel caso dovessimo lasciare quei locali. Ma in questo momento non c’è un’emergenza».
Chiuso invece il Centro diurno rivolto a pazienti con Alzheimer: attività gestita dalla Casa di riposo in convenzione con l’Asl. Il servizio è al momento interrotto, ma l’Asl sta verificando la possibilità di attivarlo altrove.

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