Raccolti distrutti e milioni di danni ogni anno
«Se non si interviene in modo risolutivo, in queste campagne non rimarrà più nessuno a coltivare» è lo sfogo amaro di mio nonno Felice, proprietario di un piccolo appezzamento di terreno nella zona di Serravalle d’Asti.
I cinghiali vengono avvistati ormai un po’ ovunque, persino nelle vie centrali di piccoli paesi e città. Distruggono raccolti agricoli e provocano incidenti stradali per vari milioni di euro l’anno.
«Ieri mi sono recato in campagna, dove con tanto amore accudisco il mio terreno agricolo, quando improvvisamente sono rimasto di stucco: non c’era più nulla, solo devastazione e zolle riverse!!! La mia piantagione di patate era totalmente scomparsa, le piante e le patate, pronte per essere raccolte, non c’erano più! I cinghiali avevano distrutto e mangiato tutto! – racconta nonno Felice amareggiato e triste – Anche negli anni passati i cinghiali mi avevano fatto visita più volte , ma un danno così … mai! Avevo pensato di recintare il mio terreno , ma la spesa non vale i raccolti , per cui ho deciso: non coltiverò più nulla , lascerò gerbido il mio terreno! Bisogna risolvere la questione alla radice per non continuare a dover tirar fuori soldi per i danni e per dare dignità al nostro lavoro». Molti agricoltori hanno scelto di anticipare i raccolti anche se non ancora sufficientemente maturi proprio per evitare di vederseli rovinati dai cinghiali.
In Piemonte i cinghiali da abbattere sono almeno 80 mila. L’assessore regionale all’agricoltura ha dichiarato che bisogna rafforzare il rapporto con i cacciatori, se necessario anche all’interno delle aree protette, e cominciare a fare in modo che gli ungulati non si riproducano più infinitamente, sterilizzandoli. Si è rilevato come “sia sempre più forte la presenza di cinghiali nelle zone urbane : sempre più cinghiali si spingono nei centri urbani alla ricerca di cibo, anche attirati da foraggiamenti scorretti”.
Simone Dezani, classe 2^E, scuola media Brofferio, (insegnante di riferimento Nicoletta Baldizzone)