La scuola suscita in ognuno ricordi diversi. Noi ci lamentiamo spesso della scuola, ma comera una volta? Quando i nostri nonni andavano a scuola si sono trovati in un mondo totalmente diverso da
La scuola suscita in ognuno ricordi diversi. Noi ci lamentiamo spesso della scuola, ma comera una volta? Quando i nostri nonni andavano a scuola si sono trovati in un mondo totalmente diverso da come è il nostro. Intervistando la signora Antonietta, di anni 78, ci è stata descritta comera la vecchia scuola. Nel lontano 1944 solo il primo giorno i genitori accompagnavano i figli a scuola. Ha poi raccontato un avvenimento che si ricordava proprio come se fosse accaduto ieri: Ah quando avevo sei anni non mi hanno accettata a scuola perché ero troppo bassa e non raggiungevo il banco! Così ho dovuto attendere ancora un anno prima di poter frequentare le elementari!. Tra le differenze principali che Antonietta ci ricorda cè sicuramente la questione insegnanti: noi ne abbiamo molti, ma tanto tempo fa ce nera solo uno che spiegava tutte le materie, ad eccezione di musica e di religione per la quale veniva un parroco. Anche il libro era uno solo e conteneva tutte le materie.
Questo veniva prestato dalla scuola e i bambini lo dovevano consegnare alla fine dellanno. Tra le materie non cerano le lingue straniere, ma in compenso venivano insegnate altre discipline. Gli alunni per scrivere usavano linchiostro e il calamaio e gli insegnanti, per correggere, una matita rossa da una parte e blu dallaltra. Le classi erano miste, formate per lo più da 25 ragazzi tutti allo stesso livello distruzione. Avendo classi così numerose anche i maestri erano piuttosto severi e punivano con rigidi mezzi chi non rispettava le regole. Ovviamente gli insegnanti guardavano più di buon occhio i figli di famiglie benestanti sono queste le parole di Antonietta la quale ci ricorda anche che esistevano differenze di trattamento tra una persona povera e una persona invece piuttosto agiata.
Le classi erano arredate semplicemente con banchi di legno, la lavagna di ardesia, la carta geografica dellItalia, la cattedra, una stufa e la luce elettrica. Secondo il racconto della signora, i compiti non erano molti e per la loro esecuzione non potevano farsi aiutare dai genitori poiché il loro grado distruzione era modesto e quindi non avevano abbastanza conoscenze per aiutarli. La scuola era obbligatoria almeno fino alla 5° elementare con laggiunta di un anno. Gli esami venivano eseguiti ogni anno. Antonietta si ricorda ancora il terrore che provava ogni volta che veniva interrogata o doveva dare un esame (una delle poche cose che nel corso degli anni non sono cambiate!). A scuola inoltre era obbligatorio indossare il grembiule nero con il colletto bianco. La cosa che però suscita maggiori ricordi positivi è sicuramente il momento della fine delle lezioni: secondo il suo racconto uscivano infatti nel cortile e prima di andare a casa giocavano a biglie: per loro era il momento più bello della giornata!
Anna Ceschini Brofferio clase II E