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Dal Dolcetto a SavianoUn paese del vino traidentità e comunicazione
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Dal Dolcetto a Saviano
Un paese del vino tra
identità e comunicazione

Un paese tra i più suggestivi e conosciuti delle Langhe, una piazza e una struttura temporanea in cui in tre giorni, da venerdì a domenica, sotto il cappello del "Festival della tv e dei nuovi

Un paese tra i più suggestivi e conosciuti delle Langhe, una piazza e una struttura temporanea in cui in tre giorni, da venerdì a domenica, sotto il cappello del "Festival della tv e dei nuovi media", si sono avvicendati noti personaggi televisivi e giornalisti, vertici dei principali broadcaster nazionali ed esperti ma anche politici e imprenditori. Qualche nome? Roberto Saviano, Giovanni Minoli, Lucia Annunziata e Ferruccio De Bortoli, Pippo Baudo, Geppi Cucciari, Matteo Renzi e Carlo De Benedetti.

Non voglio dire tanto delle tavole rotonde e degli incontri. Ma di come un paese, che potrebbe far pensare a certi nostri paesi astigiani, Dogliani, ha fatto quadrato per il secondo anno. Associazioni di categoria di commercianti e artigiani, giovani allievi dell'Istituto Alberghiero e l'amministrazione del sindaco più giovane d'Italia, appena 27enne. La Stampa di Torino ha trovato una collina vicina, accogliente e autorevole non solo per il Dolcetto (Luigi Einaudi, primo presidente della Repubblica, era di Dogliani e fu redattore della Stampa) e ci messo più della faccia, dal direttore Calabresi a Massimo Gramellini. Una serie di media partner anche verticali (da SkyArte e Rai Educational), accanto ad altre tv, giornali e radio, hanno assicurato una copertura con servizi, dirette e streaming. E così ecco sponsor come Finmeccanica, Coop o Nutella accanto alla Bottega del vino locale.

Tutto il paese ci ha creduto: tanti volontari, bar, ristoranti e pizzerie aperte a ogni ora, tavolini e mescite per le vie, eventi collaterali spontanei.
Non ultimi a far quadrato sono stati i cittadini doglianesi. La struttura sede degli incontri – sempre a ingresso libero – è sempre stata esaurita. C'è chi ha sgomitato col forestiero per un posto sotto il tendone, chi ha seguito in piedi, chi si è accontentato di una sedia o di un gradone della chiesa davanti al grande schermo allestito appena fuori, in piazza.

Che cosa hanno detto gli ospiti del Festival? Ecco un assaggio in forma di tweet e immagini dalla giornata di sabato e domenica, in questo storify. La camorra di Saviano, la tv pessima educatrice secondo Piero Dorfles, l'Italia senza prospettiva di De Benedetti.

@stefanolabate

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