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Diritto allo Studio: piccola grande donna
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Diritto allo Studio: piccola grande donna

Non esistono più gli eroi e le eroine? Non è vero! Ci voleva una ragazza, giovane, che nonostante gli attacchi e la violenza subita nel 2012, ha continuato a difendere il diritto allo Studio nel suo

Non esistono più gli eroi e le eroine? Non è vero! Ci voleva una ragazza, giovane, che nonostante gli attacchi e la violenza subita nel 2012, ha continuato a difendere il diritto allo Studio nel suo paese, il Pakistan, promuovendo la causa di tutti i bambini che non possono studiare nè andare a scuola.
Ciò che nel nostro paese, sembra scontato, poter accedere alla cultura, uscire dall'analfabetismo e poter crearsi gli strumenti per diventare persona, in tante altri parti del mondo, non lo è. Lo sa bene, lei, dolce e combattiva, che non smette di lottare in ciò in cui crede, un'eroina dei tempi moderni. Il 10 ottobre 2013 è stata insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero ed è candidata al Premio Nobel per la Pace.
Ha sfidato chi la voleva morta, continuando ad andare a scuola, con la sua unica arma: un libro sotto il braccio e l'intelligenza del fare.
Quanto c'è da imparare da lei, come sempio di rigore, di diritti dei giovani e di onestà intellettuale e civica? Tanto. E Malala intanto non si perde in chiacchiere, ma continua a promuovere e diffondere speranza nel mondo.
Della storia di Malala ci sono anche due libri, uno della Mondadori, l'altro uscito con il Corriere della Sera, edito da Garzanti.
Malala ha anche un blog:
Tutto su Malala: open source
Malala Fund

La differenza sta nella differenza, nel crederci e nel lottare in un diritto, a qualsiasi età.

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