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Una serata diversa dal solito?A mezzanotte tutti in discoteca
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Una serata diversa dal solito?
A mezzanotte tutti in discoteca

Un normale sabato sera. Tu e il tuo gruppo di amici fidati, una birra due parole e si è tutti felici. Ma cosa succede quando invece si decide di passare una serata diversa? La meta principe di queste

Un normale sabato sera. Tu e il tuo gruppo di amici fidati, una birra due parole e si è tutti felici. Ma cosa succede quando invece si decide di passare una serata diversa? La meta principe di queste serata diventa la discoteca, luogo di ritrovo di numerosi ragazzi e ragazze che vogliono passare comunque una serata divertente. Ma se negli anni ’70 con ‘la febbre del sabato sera’ e l’esplosione della dance music il Disc Jockey era colui da cui dipendevano affollamento e buona riuscita delle serate nelle balere, ecco che oggi sono i locali stessi a fare la differenza: dal semplice disco-pub, alla più nota e caotica discoteca vera e propria.

E' qui che i giovani si trovano alcuni sabati, qui che rendono la loro serata diversa da tutte le altre, e così si possono trovare varie tipologie di locali che si sono creati una loro identità nel tempo grazie alle scelte stilistiche e musicali: house, hardcore, dubstep, techno, goa trance e rispettivi derivati, sono generi musicali che per molti giovani costituiscono non solo un passatempo, ma uno stile di vita; e quindi i locali che scelgono l’uno o l’altro genere sanno di potersi garantire un certo tipo di clientela, che a sua volta trova in questi veri e propri punti di riferimento.

Ma non mancano certo i ritardatari dell'ultimo minuto, quelli che colpiti da un' illuminazione improvvisa, decidono di prendere e andare a ballare. Anche in questo caso però, non si pone alcun tipo di problema: solitamente si va a ballare verso mezzanotte, quindi c'è tutto il tempo di decidere cosa fare. Non è raro (anzi, è forse una delle abitudini più in voga), decidere di andare a ballare solo quando ci sono serate particolari in cui i temi della serata variano da discoteca a discoteca. Spesso sono serate che prevedono un biglietto d' entrata leggermente maggiorato nel prezzo, ma per chi ci va solo in quelle occasioni lì, non è un grave problema. Il biglietto per entrare nelle serate normali di solito non ha un prezzo altissimo (anche se varia di locale in locale) e i ragazzi, soprattutto studenti, possono andare a ballare senza troppi problemi. Inoltre, verso l'inizio dell’anno ogni ragazzo può tesserarsi per un locale in modo da risultare utente della discoteca a tutti gli effetti.

Se però ci si trova nel periodo di vacanza, allora l’affluenza cambia. Innanzitutto si va a ballare non solo il sabato, ma anche in settimana, forti del fatto che per gli studenti il giorno dopo non c'è scuola; poi non è raro decidere di cambiare meta della propria serata e, perché no?, andare magari anche in una discoteca in un'altra città. Questa ‘migrazione’, affermano, si vorrebbe fare più spesso anche solo per il gusto di cambiare, ma per motivi di trasporto ed economici è ridotta a poche occasioni. Le serate in disco di solito iniziano molto tardi, anche dopo mezzanotte, quindi è più che normale tornare a casa non prima delle 3 o 4 del mattino. E se qualcuno è troppo su di giri per guidare e portare a casa gli altri? Purtroppo negli ultimi anni le ‘vittime della strada’ sono aumentate vertiginosamente. Nonostante i controlli e le campagne di sensibilizzazione, irresponsabilmente molti giovani, ma anche uomini e donne di mezza età, decidono di mettersi al volante nonostante il bicchiere di troppo e quindi la scarsa concentrazione.

Se chiediamo ai diretti interessati, ci dicono però che sono proprio loro stessi a fare a turno per guidare e quindi non bere, in modo da poter portare arrivare sempre a casa sani e salvi. Se questo non può succedere, o si rifiuta il passaggio in macchina e si aspetta di trovare passaggi alternativi, o spesso si cerca di dormire qualche ora in auto per aspettare di essere più lucidi e ridurre così i rischi sulle strade. Esistono però numerosi e insidiosi aspetti negativi che riscontra chi va a ballare. Un esempio può essere la gente che frequenta certi locali: c’è sempre il rischio che qualcuno alzi un po’ troppo il gomito e quindi finisca per importunare gli altri, o chi vede il sabato sera come la valvola di sfogo dopo la faticosa settimana e quindi si sente in diritto di esagerare, o chi per futili motivi si trova a finire a botte, coinvolgendo anche interi gruppi di persone. Il consiglio è di girarci alla larga, per evitare spiacevoli inconvenienti, poiché non è sempre facile ragionare in situazioni del genere. Alla fine, se si chiede ai ragazzi perché si va in discoteca, la risposta unanime è solo una: per divertirsi! E da qui scaturiscono domande frequenti sull’uso degli stupefacenti: è vero che le discoteche sono spesso punti nevralgici del traffico di droga?

Purtroppo, da dati su scala nazionale, parrebbe di sì: sempre più spesso infatti si parla di ricerca dello ‘sballo’, pericolo soprattutto per i più giovani. E questo è un vero peccato, perché per la maggior parte l’ andare a ballare è semplicemente visto come un modo per evadere, per passare una serata diversa in cui non pensare troppo agli impegni. Quando si è lì si può pensare solo alla musica, al ritmico pulsare delle casse nella testa, nelle vene e tutto, tutto, per quelle poche ore, viene lasciato da parte, messo in un angolo e dimenticato. Un modo per fuggire dalla quotidianità quindi, senza doversi misurare con quei problemi che ogni giorno ci intasano la testa.

Francesca Bisani e Lorenzo Gilardetti

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