Le previsioni del tempo per Asti e provincia dal 4 al 9 novembre
Finalmente la parentesi mite, definita dal calendario popolare come ”Estate di San Martino”, si è conclusa: già in queste ore è in atto un graduale calo termico, grazie all’arrivo di fresche correnti orientali, con un netto calo dello zero termico diurno fin sotto i 2000 m.
La ritirata dell’alta pressione verso sud inoltre lascerà libero il percorso a un nuovo guasto del tempo, che si concretizzerà nel week-end, specialmente sabato per i nostri settori. La massa d’aria fredda responsabile del calo di cui vi abbiamo parlato poco sopra, tenderà a scivolare ulteriormente verso sud-ovest, scorrendo a nord dell’arco alpino e generando un richiamo di umide correnti meridionali, con precipitazioni diffuse.
Una precisazione è comunque doverosa: tale massa d’aria è di origine artica, dunque si tratta di freddo con un modesto carico umido, a differenza ad esempio delle masse d’aria di origine atlantica, le quali presentano un carico di umidità ben maggiore, poichè scorrono sull’oceano. Ne conseguirà dunque un peggioramento modesto e ”inadatto” a generare fenomeni potenzialmente intensi. Nella mappa in apertura di articolo, mostriamo la situazione barica prevista per sabato, con l’aria fredda responsabile del guasto.
Avremo dunque precipitazioni modeste sul nostro territorio, con valori mediamente intorno ai 10 mm e punte maggiori verso la Liguria nella giornata di Sabato. Le zone maggiormente premiate al nord saranno la Valle d’Aosta occidentale, il Cuneese e il Friuli, dove sono attesi anche 50 mm; la quota neve risulterà inizialmente intorno ai 1500 m circa, con accumuli che nelle zone sopracitate potranno anche raggiungere il mezzo metro. Attenzione: questa stima è fatta secondo le attuali uscite dei modelli, ci troviamo a circa 3 giorni dal peggioramento, dunque sono ancora suscettibili di variazioni non banali in base ai nuovi aggiornamenti; vi invitiamo dunque a consultare le nostre previsioni per rimanere aggiornati.
Successivamente i modelli mostrano un proseguimento della fase fredda, grazie all’ulteriore afflusso di correnti orientali: avremo dunque un’ulteriore abbassamento delle temperature con valori al di sotto della media e se i cieli saranno sereni, anche le prime gelate diffuse in pianura. In allegato una carta che mostra quanto appena descritto.
Sul finire delle uscite serali dei modelli, un secondo nocciolo freddo potrebbe seguire il destino del primo, con effetti anche maggiori per il Piemonte: scorrendo a ovest dell’arco alpino, potrebbe essere in grado di generare nuovo maltempo, grazie a una minimo di bassa pressione sul Ligure.
Si tratta comunque di una previsione a circa 7 giorni, dunque vi invitiamo a dare il giusto peso ad essa; nel prossimo aggiornamento di domenica, una volta concluso il primo peggioramento, troverete nuove informazioni, sia per una eventuale seconda fase di maltempo, sia sul prosieguo, che ad ora vede un ritorno dell’alta pressione.
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