Può la matematica diventare una sfida? Sì, forse è sufficiente organizzare una gara in cui mettersi in gioco

Può la matematica diventare una sfida?  Sì, forse è sufficiente organizzare una gara in cui mettersi in gioco.

Il 30 novembre, nell’auditorium della  scuola noi ragazzi delle classi seconde e terze, abbiamo partecipato ai giochi matematici  d’ Istituto.

Il test comprendeva dieci problemi di logica di vario genere (semplici, difficili, più articolati, etc…), ma uguali per tutti, da risolvere nel minor tempo possibile, elemento determinante quest’ultimo  per decretare il vincitore; il tempo impiegato e la correttezza dei risultati sono stati sommati per stilare la classifica dei partecipanti.

In questa occasione abbiamo avuto l’opportunità di  mettere alla prova le nostre potenzialità e di toccare con mano eventuali progressi personali…!

E’ stata un’esperienza molto importante perché tanti di noi hanno potuto constatare che l’impegno e la dedizione sanno ripagare con generosità i “sacrifici” e sanno mettere in risalto le doti di ognuno…

In questo tipo di prove la freddezza e la determinazione nei ragionamenti giocano un ruolo essenziale, “perdere il filo” ed “entrare nel pallone” è facilissimo…

La parola d’ordine è:  concentrazione.

Tutte le esperienze scolastiche sono importanti per la nostra crescita perché vanno ad incrementare il bagaglio culturale e personale. Un grazie è dovuto alle nostre “guide”, a coloro che lavorano per offrirci esperienze e prove importanti, ai professori che con pazienza e professionalità ci trasmettono insegnamenti e suggerimenti utili per il nostro “domani”, che non deve essere costruito con superficialità…ma con responsabilità, e perché no, anche con un po’ di logica

Alessia e Andrea