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I rapper americani?
Brindano con il Moscato d'Asti

E’ curioso il fatto che a promuovere un tipico prodotto astigiano, più precisamente il Moscato D’Asti, sia stata la musica, ma ancora più curioso è che non si tratta della musica locale, bensì

E’ curioso il fatto che a promuovere un tipico prodotto astigiano, più precisamente il Moscato D’Asti, sia stata la musica, ma ancora più curioso è che non si tratta della musica locale, bensì della ben più famosa musica rapper statunitense. Gli artisti rapper, accusati di sfoggiare un look eccessivo (spesso indossano collane, bracciali e anelli preziosi decisamente “pesanti”), sono stati attaccati dalla critica anche per il fatto di aver bevuto numerose bottiglie di prezioso Champagne. Alcuni rapper, come Jay-Z e la compagna Beyoncè, hanno quindi boicottato il pregiato vino francese ed hanno abbracciato il ben più umile, ma altrettanto buono, Moscato d’Asti. Questo vino viene citato in più testi di canzoni di genere hip hop e rap, e l’esportazione ne ha subito tratto grandi benefici. Giovanni Satragno, presidente dei Produttori Moscato, ha definito quella americana una “Moscato-mania”. E i numeri lo dimostrano: infatti su quasi trenta milioni di bottiglie prodotte, circa venti milioni vengono consumate negli Stati Uniti d’America. Il rapper Kendrick Lamar canta: «Quando le cose si fanno difficili da digerire, abbiamo bisogno di una bottiglia di Moscato”.

Giorgio Ingrao
Classe IIF

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