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Astimusei firma protocollo di intesa provinciale
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«In rete 14 musei del territorio per una promozione comune»

Firmato stamattina a Palazzo Mazzetti il protocollo di intesa che mette in rete i siti culturali di Asti con quelli di Moncalvo, Cisterna, Piovà Massaia, Monastero Bormida e Nizza Monferrato

Quattordici siti museali e culturali astigiani uniti per una promozione con iniziative di marketing comuni.
E’ l’obiettivo del protocollo di intesa per la costituzione della Rete museale della provincia di Asti firmato stamattina a Palazzo Mazzetti dal sindaco Maurizio Rasero per la Fondazione Asti Musei – che riunisce otto musei cittadini – e da altri sei sindaci alla guida di comuni in cui sono presenti associazioni ed Enti che gestiscono realtà museali: Cisterna, dove è attiva  l’Associazione Musei Arti e Mestieri di un tempo (che si occupa dell’omonimo museo); Moncalvo, dove sono coinvolte la parrocchia Sant’Antonio di Padova e l’Associazione Guglielmo e Orsola Caccia (chiese di Moncalvo e museo parrocchiale), oltre allo stesso Comune (Museo civico, resti e camminamenti del castello); Piovà Massaia, dove è presente l’Associazione Fra’ Guglielmo Massaia (Laboratorio didattico-culturale per il territorio del Monferrato); Nizza Monferrato, dove è attiva l’Associazione culturale Davide Lajolo (Art ‘900 Collezione di Davide Lajolo e Museo del Gusto a Palazzo Crova); Monastero Bormida, dove lavora l’Associazione culturale Museo del Monastero (che si occupa dell’onomimo museo a Monastero Bormida).
Presenti alla sottoscrizione diversi amministratori, tra cui il vice presidente della Regione Roberto Carosso, il presidente della Provincia Paolo Lanfranco e il presidente della Camera di Commercio Alessandria-Asti Gian Paolo Coscia.

Le parole di Mario Sacco

A ricordare le origini del protocollo e le motivazioni che ne stanno alla base il presidente della Fondazione Asti Musei, Mario Sacco. «Da tre anni – ha spiegato – la Fondazione Asti Musei, nata grazie alla convenzione siglata tra Fondazione CrAsti e Comune di Asti, gestisce in rete otto siti museali (Palazzo Mazzetti, Palazzo Alfieri, Cripta e Museo di Sant’Anastasio, Domus romana, Torre Troyana, Complesso di San Pietro, cui si sono successivamente aggiunti Museo Guglielminetti e Museo Paleontologico). L’avevamo annunciato e l’abbiamo fatto, insieme all’organizzazione di grandi mostre a Palazzo Mazzetti. Ora abbiamo deciso, come preventivato fin dall’inizio, di ampliare la rete anche a realtà museali del territorio. La rete è aperta, per cui siamo disponibili a valutare altre candidature, ma ci sembrava giusto cominciare da quelle rappresentate oggi per la loro storia e il lavoro svolto finora».
«Ampliare la rete estendendola alla provincia – ha concluso – significa poter proporre ai turisti un’offerta culturale ampia e variegata, capace di incrementare la permanenza degli stranieri sul territorio con indubbie ricadute sull’intero tessuto economico».
Complimenti per l’iniziativa sono arrivati da Gian Paolo Coscia e Roberto Carosso, che ha sottolineato come «la rete astigiana sia unica nel panorama piemontese, fatta eccezione per Torino. Penso quindi che, siccome è un progetto interessante, in futuro verrà copiata da altre province».

I commenti dei sindaci

Soddisfatti i sindaci dei Comuni interessati. Dal primo cittadino di Cisterna Renzo Peletta, accompagnato dal presidente del Museo Lino Vaudano, che ha valorizzato l’importanza del sito museale all’interno di una piccola realtà di paese, al sindaco di Moncalvo Christian Orecchia, accompagnato stamattina da Andrea Monti e don Benjamin Kpodzro. «Possiamo vantare il ruolo di capitale della cultura del Monferrato – ha affermato – ma a volte è comunque difficile coinvolgere i turisti, molto attratti dall’offerta enogastronomica. Anche se, a dire il vero, quando poi escono dai nostri musei sono sempre soddisfatti».
D’accordo sulla necessità di abbinare, a livello turistico, l’offerta culturale con quella gastronomica il sindaco di Nizza Monferrato Simone Nosenzo, affiancato stamattina da Laurana Lajolo, che ha anche ricordato i lavori di ampliamento al piano superiore di Palazzo Crova.
Convinto dell’importanza del protocollo anche il sindaco di Monastero Luigi Gallareto, presente a Palazzo Mazzetti con Ilaria Cagno, presidente della Fondazione Museo del Monastero, che ha annunciato sinergie per promuovere la realtà museale tra i visitatori di Palazzo Mazzetti. Infine un plauso all’iniziativa è arrivato da Antonello Murgia, sindaco di Piovà Massaia, affiancato dal presidente dell’Associazione Fra’ Guglielmo Massaia Paolo Lupo. «Un passo ulteriore in avanti – ha commentato – per promuovere il nostro museo, che racconta il territorio in modo interattivo e vive grazie all’apporto dell’associazione. E che, lo ricordo, è nato grazie alla rete costruita con GAL, Fondazione CrAsti e Fondazione CRT».

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