Secondo i dati diffusi dall’Arpa, nei primi 50 giorni di questo anno sono stati registrati ben 31 sforamenti del valore limite giornaliero per la protezione della salute umana
Asti è una cittadina in cui ci si aspetterebbe di poter respirare un’aria più pulita rispetto a quella delle grandi metropoli. Secondo i dati diffusi dall’Arpa, nei primi 50 giorni di questo anno sono stati registrati ben 31 sforamenti del valore limite giornaliero per la protezione della salute umana (il numero massimo consentito è di 35 giorni all’anno, il valore limite è di 50 microgrammi/m3); si è scoperto che Asti è la seconda città in Piemonte nella classifica dei centri più inquinati. A causa di questa situazione il sindaco Brignolo, come tutti i sindaci delle altre città, ha adottato delle misure anti-smog, per esempio il divieto di circolazione di alcune vetture nella zona del centro-città ed il blocco del traffico in alcune fasce orarie, ma anche la riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici. L’inquinamento causa gravi allergie, soprattutto nei bambini, sviluppa malattie croniche ed acute e alcune volte porta alla morte.
Le zone in cui è maggiormente concentrato il valore di smog, sono in prossimità di uffici e scuole e questo è causato dalle migliaia di auto che ogni giorno percorrono le vie del centro. La salute di tutti noi è a rischio; naturalmente sono più esposte le persone che sono affette da malattie cardiovascolari o polmonari, quelle affette da asma o bronchite cronica, gli anziani ed infine i bambini; i bambini sono un gruppo ad alto rischio in quanto il loro apparato respiratorio è in fase di sviluppo e sono spesso impegnati in intense attività fisiche all’aperto. Molte persone non capiscono l’importanza di spostarsi all’interno di una città a piedi, non solo per proteggere il pianeta, ma anche per avere dei benefici alla salute; di certo non mancano le persone che preferiscono spostarsi a piedi o in bicicletta, oppure cercano di utilizzare maggiormente i mezzi pubblici, per evitare intasamenti nelle ore di punta. Pensiamo alla nostra salute e a quella della nostra città.
Beatrice Piovesan – Classe 2°E