Le testimonianze degli ex allievi che hanno incontrato i futuri studenti della scuola
Sabato scorso sono tornata nella mia vecchia scuola media per partecipare all’open-school in qualità di ex allieva. È sempre un’emozione fortissima rientrare alla Jona, che è stata per tre anni la mia seconda casa; fa davvero effetto visitare i laboratori e le aule in cui ho trascorso momenti meravigliosi e di crescita.
Questo è stato il mio quinto open-school consecutivo e personalmente credo che i ragazzi fossero ben organizzati, coordinati in modo eccellente dai docenti e con molta energia per “convincere” i futuri nuovi alunni ad iscriversi alla Jona e per far capire loro che frequentare la scuola media non è un’impresa così ardua come potrebbe sembrare. Nonostante siano passati due anni da quando ho iniziato il liceo, ho constatato che la Jona non è cambiata e che i professori sono sempre gli stessi, con molta voglia di spiegare e trasmettere qualcosa ai ragazzi, per farli entrare a scuola bambini e uscire quasi “adulti” oserei dire, proprio come è successo a me.
Gaia Fantolino
L’ open-school della scuola Jona secondo il mio parere di alunno si è svolto proprio come era stato progettato. Mi è piaciuta l’idea che alcuni alunni fossero nei laboratori e nelle palestre a spiegare come funziona e a che scopo viene utilizzato ogni singolo ambiente, mentre altri allievi accompagnassero i bambini di quinta elementare e i loro genitori in giro per l’edificio per far visitare loro la scuola.
A fine giornata, nonostante un po’ di stanchezza, mi sono sentito soddisfatto per il lavoro che ho svolto: ho partecipato all’open-school per far capire ai ragazzi che si iscriveranno a breve alla Jona che le medie non sono un periodo difficile in cui non bisogna fare altro che stare chini sui libri, ma al contrario ricco di momenti divertenti, come le ore che trascorriamo nei vari laboratori o i viaggi d’istruzione.
Tommaso Fantolino