Le panchine giganti
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Le panchine giganti

…e dire che sono semplici panchine, ma una particolarità ce l’hanno: sono gigantesche

…e dire che sono semplici panchine, ma una particolarità ce l’hanno: sono gigantesche.

La mamma ci disse: “Vi ricordate le sensazioni di quando eravamo bambini piccoli? Di come ogni cosa apparisse terribilmente grande, quasi irraggiungibile? Di quando ci siedevamo sulle sedie o sulle panchine e sognavamo il giorno in cui saremmo riusciti, da seduti, a toccare a terra coi piedi?

Oggi quelle emozioni di quando eravamo bambini le possiamo riprovare sulle panchine giganti nelle Langhe.

Il designer americano Chris Bangle e sua moglie Catherine ci fanno rivivere la sensazione di essere di nuovo minuscoli e lo fanno facendoci sedere su delle panchine … giganti!E così su un territorio che va dalle Langhe alle Alpi  sono state via via installate diverse panchine.  Oggi 19 panchine giganti coprono il territorio piemontese! Sono abbastanza grandi per stare in tanti, seduti, in piedi, a testa in giù, guardando i vigneti ordinati e fioriti nelle sere d’estate o volgendo lo sguardo alle montagne innevate durante i mesi invernali.

Secondo Bangle: “Le panchine sono fatte per rilassarsi. A differenza di una sedia o di una poltrona sono larghe abbastanza da accogliere uno o più amici …”,questo è lo scopo del progetto: permettere una nuova prospettiva e visione delle cose, attirare turisti per far conoscere gli incredibili paesaggi e le prelibatezze enogastronomiche di quest’area.

Le panchine sono tutte colorate, ispirate al colore della natura e della campagna, dei trattori e dei grappoli d’uva; ce ne sono rosse, dorate, blu, bianche, lilla, gialle. Sono accessibili a tutti, anche se può capitare che per raggiungerle, si debba camminare all’interno di vigneti privati … Le panchine sono celate e dalla strada è difficile intravederle. Noi le abbiamo raggiunte grazie a qualche indicazione chiesta qua e là e dopo qualche piacevole peregrinazione all’interno dei vigneti, dove il percorso è segnalato dagli schizzi di colore identificativo della panchina.

Simone Dezani (classe 2°E)

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