Nell'aria si respira già sapore di vacanza e anche se la scuola non è ancora finita gli studenti gioiscono al pensiero di tre mesi lontani da scuola. Ma qualcuno non è dello stesso umore:
Nell'aria si respira già sapore di vacanza e anche se la scuola non è ancora finita gli studenti gioiscono al pensiero di tre mesi lontani da scuola. Ma qualcuno non è dello stesso umore: chiusi nell'oscurità della loro camera, la testa china sui libri, in perfetto isolamento per non essere tentati, gli studenti che dovranno affrontare la maturità non sentono minimamente l'arrivo delle vacanze. Per loro non sarà finita ancora per molto. E non serve a nulla cercare di tranquillizzarli: i loro pensieri sono concentrati sulle materie che il Ministero ha scelto per loro. Così gli studenti del Liceo classico si preparano per la versione di latino, quelli dello scientifico per matematica e così gli altri per informatica, lingue straniere, disegno, economia, ecc.
Molti, invece, non temono le materie, ma i commissari. Se si può tirare un sospiro di sollievo per quanto riguarda la prima prova, affidata ai professori delle classi, lo stesso non vale per la seconda prova affidata a commissari esterni. Ai propri professori si è abituati, ma si può dire altrettanto per quelli esterni, che non si conoscono? Molti concordano sulla difficoltà di essere giudicati da sconosciuti che ignorano il percorso di ogni singolo studente, mentre altri preferiscono di gran lunga i commissari esterni, privi di pregiudizi. Se da una parte aleggia la paura per i commissari, dall'altra si cerca di fare di tutto per "scoprire" i possibili argomenti. Pasolini, Dante e ISIS sono gli argomenti più gettonati per la prima prova, ma non si escludono temi minori.
Sembra infatti che il 2015 sia un anno di grandi anniversari e tutti potrebbero essere uno spunto per le tracce dell'esame. Dalla Guerra Mondiale a Giovanni Paolo II, gli studenti si aspettano di tutto. Un po' come con l'oroscopo, tutti leggono le previsioni, pochi ci credono, molti ci sperano. Ma indovinare è difficile: già negli anni passati il Ministero ha sorpreso gli studenti con argomenti impensabili. Ma la speranza è l'ultima a morire e gli studenti maturandi hanno raggiunto la fase in cui non resta che sperare. Divisi tra ansia e disprezzo per coloro che sono "liberi" continuano ostinatamente a rintanarsi nelle proprie case, cercando di ripassare argomenti che forse non saranno d'aiuto e leggere previsioni improbabili e soluzioni miracolose che raramente potrebbero funzionare.
Denis Busuioc