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Paesaggio, giardini e bellezza, a Coazzolo tre appuntamenti con “Il baratto degli iris”

Casa Carlin apre ai visitatori le porte del suo giardino per mostrare le sue splendide fioriture di iris. Altri due appuntamenti giovedì: la festa di Liberazione all’hub culturale “La maestra” e la “tepee nel bosco” per i bambini

L’attenzione per il bello, la cura del paesaggio e del luogo in cui si vive, il senso di comunità, la voglia di dare valore alle relazioni tra le persone e di ricostruire il tessuto sociale. Sono tanti i temi e i principi che racconta l’iniziativa del “Baratto degli iris” a cui si è dato vita nel piccolo paese di Coazzolo, nel sud dell’Astigiano. Protagonisti di uno scambio dal sapore antico sono gli eleganti e coloratissimi fiori che in questi giorni impreziosiscono i giardini. Le nostre mamme e nonne erano solite scambiare con amiche e vicine di casa semi e “piantini” di fiori, piante e ortaggi delle più disparate varietà; una consuetudine che sta tornando a diffondersi, rappresentando in un certo modo uno stile di vita, in cui si dà attenzione alla sostenibilità e all’ambiente, anche attraverso l’obiettivo del risparmio economico, ma guardando anche alla reciprocità e all’aiuto tra le persone.

Nelle giornate di domani, giovedì, e di venerdì e sabato “Il baratto degli iris” vivrà un momento per così dire ufficiale con appuntamenti a partire dalle 18 in via Ferretti 13: a Casa Carlin si potranno ammirare le splendide fioriture di iris del giardino e ci si potrà incontrare per organizzare lo scambio di rizomi che diventeranno poi magnifiche aiuole (sarà utile disporre di immagini dei propri iris da mostrare per futuri “baratti”). Stefano Carlin, torinese che da tempo vive a Coazzolo, è un grande appassionato di iris, tanto da avere ormai raggiunto 130 varietà diverse nelle sue coltivazioni. Allo stesso modo Silvano Stella, coazzolese e assessore alla cultura in Comune, da tempo ha impreziosito i suoi giardini con splendidi iris: «Sono fiori di grande eleganza, resistenti al clima invernale e che si moltiplicano facilmente, in modo quasi invasivo, molto adatti a colorare i giardini con i loro fiori, ma belli, grazie alle loro foglie allungate, anche quando le loro fioriture sono ormai finite. In modo semplice ed economico aiuole delle case e tanti angoli del paese potrebbero acquistare in bellezza e armonia, e dare un grande contributo alla cura e valorizzazione del nostro paesaggio».

Ma la giornata di domani, giovedì 25 aprile, vedrà altri appuntamenti a Coazzolo, con un numero e qualità di proposte non comuni per un piccolo paese e del tutto apprezzabili. Si celebrerà la festa della Liberazione all’hub culturale “La maestra”, l’ex scuola elementare del paese trasformata dal Comune in un centro che coniuga arte, cultura, cibo e socialità, nell’ambito di un progetto più ampio che mira proprio a ricucire il tessuto sociale del paese. Il programma: alle 18 Cantare la Liberazione, Storie e racconti di Resistenza a cura di Emiliano Berchio (storico e musicista); alle 18,30 “In Vivo Veritas” Duo Live – Folk d’autore; alle 21 “Incontro con Associazione Partigiani Italiani (Anpi)” a cura del rappresentante Anpi e giornalista Giovanni Foresti. Per info e prenotazioni: 3451745672, lamaestrahub@gmail.com (ingresso riservato ai soci Fisa).

Iniziative anche per i bambini nella giornata di domani. Dalle 9 alle 14 nella “tepee nel bosco” di Coazzolo (da via Crosia indicazioni per raggiungere il bosco) il piccolo “gnomo Bruco” attende i bambini dai 3 ai 7 anni per una caccia al tesoro tra gli elementi della natura. È necessaria la prenotazione; nello zainetto cambi, borraccia (piena), pranzo al sacco e spuntino, un paio di shopper e fazzoletti. Un’iniziativa di “Come gli alberi” e Apneia, associazione albese di promozione sociale. Per info: Martina, 3713395941, Sara, 3397474725.

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