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“Ricordi futuri”: un viaggio nella Memoria
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“Ricordi futuri”: un viaggio nella Memoria

Siamo andati a visitare la mostra “Ricordi futuri” a Palazzo Mazzetti e abbiamo vissuto una mattinata particolare, perché “Ricordi futuri” non è una mostra come le altre, ma è un viaggio nei ricordi passati e in quelli più recenti

Quando martedì 12 aprile noi della 2a B siamo andati a visitare la mostra “Ricordi futuri” a Palazzo Mazzetti, abbiamo vissuto una mattinata particolare, perché “Ricordi futuri” non è una mostra come le altre, ma è un viaggio nei ricordi passati e in quelli più recenti, mescolati insieme a creare un nuovo modo di conoscere la realtà.

Attraverso fotografie, video e sculture ci siamo immersi nella Memoria e abbiamo scoperto cose che non immaginavamo; le moltissime informazioni, le tante immagini e gli eventi quotidiani che sono intorno a noi creano il nostro passato e il nostro presente, ma noi tendiamo a ricordare e a celebrare fatti lontani nel tempo, dimenticando i ricordi più recenti.

Questo vivere la nostra vita come un film, stando in un presente continuo, ci fa dimenticare quello che abbiamo appena vissuto e non ci fa capire l’importanza di ricordare quello che è accaduto da poco intorno a noi. Quindi le notizie, i fatti, le novità che ci bombardano ogni giorno fanno perdere il senso della continuità della vita.

E le interviste ai filosofi e agli studiosi che abbiamo potuto ascoltare durante il percorso dell’esposizione hanno rimarcato ancora di più il significato della Memoria, che per noi giovani dev’essere un’eredità da non disperdere. Ecco quindi la sua importanza: essa è come le radici del nostro albero, senza le quali i rami non possono crescere.

La Memoria ci dà le fondamenta su cui basare il futuro, senza di essa non si crea nulla. “Ricordi futuri” allora si può definire un “ossimoro”, ma è proprio da questo contrasto che dobbiamo iniziare a costruire il nostro domani.

 Martina Tuis 2a B

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