Il Carpionato del mondo entra nel vivo. Il piatto della tradizione estiva piemontese è protagonista del “viaggio” dell’estate e sta facendo giocare i carpionisti. Altri significativi locali come la Regibussa di Casabianca , il Cicchetto di Asti e la Trattoria Tulipan di Govone si sono aggiunti con le proposte dei loro carpioni. Sono così più di 50 in tutto il Piemonte i “campi di gioco” del Carpionato che si disputerà fino al 15 settembre . L’elenco completo e aggiornato è sul sito www.carpionatodelmopndo.it
Ogni locale rilascia il lasciapassare e apporrà il timbro personalizzato che certifica il passaggio. Premi assicurati per i carpionisti più assidi.
L’altra sera, durante la presentazione del Carpionato e delle sue alleanze, al Diavolo Rosso è stato annunciato che chi arriverà per primo al traguardo dei 12 timbri di locali diversi riceverà un voucher per un intrigante week end enogastronomico per due persone sulla Riviera Romagnola offerto dal gruppo Costa Hotels.
“Questo omaggio – hanno spiegato il presidente Piercarlo Grimaldi e il direttore di Astigiani Sergio Miravalle – nasce dallo scorso Carpionato quando l’Associazione Astigiani decise di donare gli utili della manifestazione (3.000 euro) ad una azienda agricola romagnola alluvionata tramite il Consorzio della Piadina romagnola Igp di Rimini. Una solidarietà umana e concreta che ha lasciato il segno”.
Quest’anno il Carpionato del mondo darà il suo sostegno all’Associazione Astro-Pulmino amico, che si impegna da trent’anni a favore dei malati oncologici e delle loro famiglie.
Il presidente Franco Testore ha letto la sua testimonianza sul Carpione e l’amicizia contenuta nelle pagine del libretto lasciapassare.
Il Carpionato del mondo 2024 ha anche alleati preziosi. Lo hanno confermato Davide e Allegra Barbero presentando l’Amaro del Diavolo Rosso, frutto dello storico ritrovamento di una bottiglia di liquore che Giovanni Gerbi, il mitico campione del ciclismo epico, regalava agli acquirenti delle sue biciclette. Gli eredi della torroneria Davide Barbero l’hanno rielaborato, con la collaborazione della distilleria Dellavalle, e riproposto nella versione al ratafià, liquore citato da Paolo Conte nella sua celebre ballata dedicata al Diavolo Rosso.
Un incontro tra due realtà imprenditorali astigiane che si sono ritrovate insieme in occasione di un viaggio in Cina, promosso dal sindaco Maurizio Rasero, il quale ha auspicato che l’Amaro del Diavolo Rosso diventi uno dei prodotti simbolo della città.
Davide Santagata, che conduce il circolo Diavolo Rosso, ha proposto in anteprima il fresco cocktail “Controluce”, un omaggio con ciliegina a Giovanni Gerbi, nel locale che oltre al nome ne custodisce un ritratto e una delle sue storiche biciclette.
E’ intervenuto anche Davide Varvello della storico acetificio reale di La Loggia che è sponsor del Carpionato e offre a tutti i locali una cospicua fornitura di aceti, oltre che 10 selezioni da degustazione che vanno ad arricchire il montepremi riservato ai carpionisti.
La serata è proseguita con una cena alla vicinissima Osteria del Diavolo, firmata dallo chef Enrico Trova, che ha proposto e stupito con lo scabeccio, versione ligure del carpione con acciughe e baccalà che intreccia la tradizione piemontese. E l’Amaro del Diavolo Rosso ha accompagnato perfettamente il bunet cioccolatoso.
Tra le idee che sono emerse durante la serata anche quella di riprendere la sfida del Gerbido di Montemarzo, l’erta salita pedalata per scommessa dal Diavolo Rosso con bici a pignone fisso.