Cerca
Close this search box.
<img src="https://lanuovaprovincia.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/il-topo-di-cittabre-il-topobrdi-campagna-56e2f3ad0010a1-nkkgn4q3yzso3ynsx0j53gw3rfb9djv8548b23wtxk.jpg" title="Il topo di città
e il topo
di campagna" alt="Il topo di cittàe il topodi campagna" loading="lazy" />
Altro

Il topo di città
e il topo
di campagna

Integrazione non è solo tra popoli o emisferi diversi, ma più semplicemente può essere ovunque, dipende da noi e da cosa ci si aspetta di trovare…

Il Topo di città e il topo di campagna
(da una favola di Esopo)

Un giorno il topo di città andò a trovare il cugino di campagna.
Questo cugino era di modi semplici e rozzi, ma amava molto l'amico di città e gli diede un cordiale benvenuto. Lardo e fagioli, pane e formaggio erano tutto ciò che poteva offrirgli, ma li offrì volentieri.?Il topo di città torse il lungo naso e disse:?- Non riesco a capire, caro cugino, come tu possa tirare avanti con un cibo così misero. Vieni con me, ed io ti farò vedere come si vive. Quando avrai trascorso una settimana in città, ti meraviglierai di aver potuto sopportare la vita in campagna!?Detto fatto, i due topi si misero in cammino e arrivarono all'abitazione del topo di città a notte tarda.?- Desideri un rinfresco, dopo un viaggio così lungo? – domandò con cortesia il topo di città; e condusse l'amico nella grande sala da pranzo. ?
Qui trovarono i resti di un ricco banchetto e si misero subito a divorare dolci, marmellata e tutto quello che c'era di buono.?Ad un tratto udirono dei latrati.?- Che cos'è questo? – chiese il topo di campagna.?- Oh, sono soltanto i cani di casa – rispose l'altro.?- Soltanto! – esclamò il topo di campagna. – Non amo questa musica, durante i pasti. -?In quell'istante si spalancò la porta ed entrarono due enormi mastini: i due topi ebbero appena il tempo di saltar giù e di correre fuori.?
– Addio, cugino – disse il topo di campagna.?- Come! Te ne vai così presto? – chiese l'altro.?- Si – replicò il topo di campagna:?"Meglio lardo e fagioli in pace che dolci e marmellata nell'angoscia."

Passare dal cemento al campo di fiori, dallo scaffale del supermercato all’orto, dalla mondanità e dal caos della città per trovarsi nel silenzio e nella sobrietà della campagna. Scoprire piccole cose, apparentemente banali, che possono, alla lunga, diventare preziose, conoscere tradizioni diverse, seppur a pochi chilometri di distanza, calarsi in abitudini diverse pur rimanendo se stessi, comprendere le consuetudini, iniziare a relazionarsi con la gente con occhi nuovi e lasciarsi accogliere. Integrazione non è solo tra popoli o emisferi diversi, ma più semplicemente può essere ovunque, dipende da noi e da cosa ci si aspetta di trovare.
E voi che ne dite?

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale