“Stamattina Papa Francesco mi ha telefonato chiedendo scusa dell’incomodo. Tiene tantissimo a questa visita, un’esperienza che riguarderà non solo la curia ma tutta la comunità astigiana e che abbiamo organizzato in un clima di collaborazione, stima e fiducia reciproca, facendo in quattro settimane ciò che, di solito, richiede mesi di preparazione”.
Sono le parole con cui il vescovo Marco Prastaro ha introdotto, stamattina, l’ultima conferenza stampa prima della visita del Pontefice, in programma sabato 19 e domenica 20 novembre, dividendosi da parte privata (sabato) e momenti pubblici (domenica).
All’incontro hanno partecipato coloro che, a vario titolo, hanno collaborato con la Diocesi per organizzare l’evento: il Questore Sebastiano Salvo, il sindaco Maurizio Rasero, il vice sindaco Stefania Morra, l’architetto Piergiorgio Pascolati, che ha redatto il piano di sicurezza dell’evento, e il comandante della Polizia municipale Riccardo Saracco.
“Lo slogan scelto per questo storico appuntamento – ha continuato il vescovo – è “L’incontro tanto atteso”, scelto dai giovani della Diocesi. Uno slogan che esprime l’entusiasmo che stiamo vivendo e che è stato riportato sui manifesti e sulle locandine realizzate graficamente da Fabio Celestre, ideatore anche del logo ufficiale”.
Il vescovo ha quindi ribadito l’importanza di rispettare la privacy del Papa in occasione della giornata di sabato, ricordando che ci sarà occasione per vederlo e ascoltare le sue parole nella giornata di domenica.
I momenti pubblici
Tre, infatti, i momenti pubblici previsti il 20 novembre: il percorso sulla Papamobile, su cui salirà anche il vescovo, che partirà attorno alle 10.30 dal Vescovado per seguire un tragitto ad anello (percorrendo via Natta, via Giobert, piazza Lugano, viale Partigiani, piazza Porta Torino, corso Alfieri, piazza Cairoli e via Caracciolo) e arrivare in piazza Cattedrale. In Duomo, alle 11, il secondo momento pubblico, la messa presieduta dal Santo Padre, durante cui sarà anche celebrata la Giornata mondiale della gioventù diocesana e verrà conferito il ministero dell’Accolitato all’unico seminarista astigiano, Stefano Accornero. La messa, che potrà anche essere seguita dalla piazza tramite due maxischermi, verrà trasmessa in diretta sui Rai 1 dalle 10.45 fino al termine dell’Angelus.
“Capisco – ha affermato il vescovo – che tutti vorrebbero salutare e incontrare il Santo Padre, ma abbiamo dovuto regolare gli accessi con i pass (ovviamente gratuiti e dotati di timbro anti contraffazione), non era possibile fare altrimenti. Peraltro, razionalizzando gli spazi abbiamo ricavato ulteriori 1.700 pass per piazza della Cattedrale che sono andati esauriti in 50 minuti a partire dalle 12 di oggi.
Ricordo, comunque, che chiunque voglia consegnare un dono o una lettera al Pontefice può farlo fino a venerdì mattina, rivolgendosi agli uffici della Curia, solo in orario mattutino, in via Carducci 48”.
Il terzo momento pubblico, dedicato ai bambini e ai loro genitori, sarà alle 15.30 allo stadio Censin Bosia. “Sarà una sorpresa per il Pontefice”, ha affermato il vescovo. “Un momento semplice ma che, ritengo, sarà apprezzato dai più piccoli, che farebbero fatica a seguire la celebrazione del mattino. In questo caso, infatti, saranno coinvolti dagli animatori in alcuni semplici canti nell’attesa dell’arrivo del Santo Padre. Due di loro, come tradizione, gli offriranno un mazzolino di fiori e alcuni disegni. Papa Francesco saluterà tutti e poi salirà sull’elicottero”.
In totale, tra bambini e adulti accompagnatori, saranno 1.340 coloro che, muniti di pass (già esauriti da giorni), potranno vivere questo momento.
La sicurezza
Il questore ha sottolineato gli aspetti legati alla sicurezza. “Tra Cattedrale e piazza antistante – ha affermato – verranno accolte 6mila persone, mentre lungo il tragitto, di 1 chilometro e 700 metri, convergeranno circa 20mila persone. Lo spazio lungo il lato destro, più ampio, verrà riservato a tutti gli interessati, che potranno accedervi senza accredito; quello lungo il lato sinistro, ridotto, sarà dedicato ai residenti delle abitazioni che si trovano lungo il percorso”.
Il tragitto verrà transennato dalle ore 3 della notte tra sabato e domenica, ma le limitazioni alla viabilità cominceranno venerdì 18 novembre a partire da alcune zone (per esempio piazza Catena) e progressivamente si allargheranno a tutta l’area interessata dal passaggio del Santo Padre. “Collocheremo appositi avvisi sui portoni di case e palazzi dell’area – ha spiegato il comandante Saracco – ricordando che, se qualcuno dovrà uscire con l’auto nella mattinata di domenica, sarà obbligato a spostarla il giorno prima in un’area non soggetta alle limitazioni”.
“Il percorso effettuato con la Papamobile – ha aggiunto il Questore – sarà protetto fino alle 13. Verrà liberata, solo per il transito, la direttrice tra piazza Lugano e piazza Porta Torino. Riguardo alle limitazioni alla viabilità mi aspetto delle lamentele, ma la cosa che più conta è l’incolumità di tutti coloro che saranno nell’area della Cattedrale”.
Il Questore ha poi concluso ribadendo l’impegno di tutti coloro che collaborano per la sicurezza dell’evento: Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e servizio 118.
Le parole del sindaco Rasero
Entusiasta il sindaco Maurizio Rasero. “Questo viaggio – ha affermato . è un ritorno a casa per il Papa, una visita che speravamo da tempo si potesse concretizzare. Sarà un evento unico per la città, che invito tutti a vivere: da fedeli o, se non credenti, come momento di unità e raccoglimento attorno ad una persona unica e particolare”.
“Noi, come Amministrazione – ha continuato- abbiamo voluto dimostrargli la nostra vicinanza con il conferimento della cittadinanza onoraria. Ci siamo mossi nel massimo rispetto, previo confronto con il Vaticano per sapere se potesse essere un’iniziativa a lui gradita. Dopodiché è partito il dibattito interno tra le forze politiche di maggioranza e minoranza che ha portato alla delibera, in votazione domani sera in Consiglio comunale. La cittadinanza sarà conferita per il legame che ha voluto mantenere nel tempo con il nostro territorio e per il fatto che è uomo di pace e richiama costantemente valori importanti, contenuti anche nel nostro Statuto comunale”.