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Genitori siate presenti nella vita"cinematografica" dei vostri figli
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Genitori siate presenti nella vita
"cinematografica" dei vostri figli

La televisione, gadget ormai indispensabile nelle case dei più, è un'ottima fonte di informazioni, di divertimento e di interesse generale. Bisogna tuttavia considerare un altro aspetto

La televisione, gadget ormai indispensabile nelle case dei più, è un'ottima fonte di informazioni, di divertimento e di interesse generale. Bisogna tuttavia considerare un altro aspetto fondamentale: capita spesso che per motivi di lavoro i genitori lascino i figli da soli in casa con la TV accesa. Ovviamente esiste la possibilità di imporre il "controllo genitori" sui canali, tuttavia alcune insidie sono difficili da individuare. Talk show moderni e trasmissioni come il "Grande Fratello", "Geordie Shore", "The Valleys", le classiche serie televisive con cliché alquanto "particolari", rischiano di imprimere nel subconscio di un bambino un'idea sbagliata sul mondo e sul modo di comportarsi. Soprattutto nei primi anni dell'infanzia, quando si comincia a comprendere e ad ascoltare, ma non si è ancora in grado di definire la differenza tra giusto e sbagliato, l'influenza di un certo linguaggio e il vedere un determinato modo di comportarsi è fuorviante e può rivelarsi un problema per il futuro.

Al giorno d'oggi la maggior parte dei ragazzi si esprime con linguaggi scurrili che ben poco hanno da invidiare al modo di parlare dei personaggi delle serie televisive più popolari. Non si può negare infatti che bambini influenzati da cartoni animati classici come "Pokémon", "Digimon", "Tom & Jerry", "Biancaneve", "Cenerentola", "Titti e Silvestro", "Doraemon", "Topolino" (anche se nei film Disney ci sono comunque immagini occulte) siano comunque meglio indirizzati dei bambini dell'attuale generazione, continuamente bombardati da serie televisive alquanto volgari e delle quali sono ben lungi dal comprendere la morale. Ora, come anzidetto, anche nei cartoni animati più innocenti sembrano essere presenti forme di monopolizzazione della mente e, anche se alcuni potrebbero considerarli innocui scherzi, non trovo educativo che un bambino sia costretto subire da spettatore passivo immagini ben poco consone alla sua età, per il divertimento di disegnatori forse troppo annoiati.

Inoltre i continui riferimenti sessuali in TV rendono fin troppo chiaro il comportamento che, minimizzando, può essere considerato molesto di molti stolti ragazzi. Un esempio è la stravagante moda di indossare shorts e tanga in orario scolastico non solo dalle ragazzine (le moderne Bocca di Rosa), ma anche da insegnanti (forse in competizione). L'unico consiglio possibile è quello di essere presenti nella vita cinematografica dei figli, perché, per quanto possa sembrare inoffensiva, la capacità di diffondere informazioni in modo globale e ormai cosi immediato, può essere una grande opportunità ma anche la più insidiosa delle armi.

Federica Giaccone

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